EURO IN RIMONTA SUL DOLLARO DOPO CONFERMA AUMENTO GRADUALE TASSI FED EMERSO DA MEETING DI JACKSON HOLE

Seconda settimana consecutiva all’ insegna degli acquisti per il rapporto di cambio tra la moneta unica europea ed il biglietto verde. La coppia EUR-USD ha chiuso l’ ottava a quota 1,1623, in progresso dello 0,72% su base giornaliera. La performance a cinque sedute ha invece messo in evidenza un rialzo dell’ 1,6%.

LE NEWS ED I DATI MACRO PIU’ IMPORTANTI PER LE QUOTAZIONI DEL CAMBIO EURO-DOLLARO

Gli acquisti sui titoli di coda settimanali sono stati favoriti dalla conferma delle aspettative di una serie di rialzi graduali dei tassi USA, emerse dal simposio dei banchieri centrali, che si è tenuto come consueto a Jackson Hole.

Il numero 1 dell’ istituto centrale americano non ha potuto altro che confermare l’ attuale strategia decisa dalla FED, incentrata su ritocchi graduali dei tassi Fed Funds verso l’ alto, supportata da crescita dei redditi e dei posti di lavoro. Confermato, quindi, quanto emerso dalle indicazione dei policymaker della Federal Reserve contenute tra le pagine dei verbali dell’ ultima riunione.

Cross EUR-USD debole ad inizio ottava dopo che la Commissione Europea ha reso l’ indice che misura la fiducia dei consumatori nell’ area Euro, a Luglio, ha evidenziato una contrazione di 1,9 punti, mentre le attese degli analisti erano per un calo più modesto, pari a -0,7punti. Corretta lievemente al rialzo la precedente stima di Luglio, passata da -0,6 punti a -0,5 punti.

La società di ricerca e servizi finanziari di Markit ha invece reso noto che nonostante le tensioni commerciali tra USA e UE ed USA e Cina, l’ attività delle aziende dell’ Eurozona, misurata attraverso il Purchasing Managers Index Composite ,nel mese di Agosto, in via preliminare è lievemente migliorata di 0,1 punti, assestandosi a 54,4 punti, dai 54,3 punti del mese di Luglio. Sono state tuttavia deluse le aspettative degli analisti, che invece avevano indicato un valore di PMI pari a 54,5 punti.

Dai dettagli rilasciati è emerso che il sotto-indice relativo produzione ha evidenziato il terzo valore più basso dall’ inizio del 2017, in netta contrazione rispetto ai valori espansivi fatti registrare nel corso dei primi mesi di quest’ anno. L’indicatore Pmi manifatturiero si è attestato a 54,6 punti, in flessione rispetto ai 55,2 punti di Luglio, scendendo sotto le attese degli analisti, pari a 55,2 punti, nonché sui minimi degli ultimi 21 mesi. L’indice Pmi servizi, invece assestato a 54,4 punti, in rialzo rispetto ai 54,2 punti del mese precedente, confermando le attese degli analisti e salendo sui valori più elevati da due mesi a questa parte.

Le varie stima flash dei Purchasing Managers Index di Agosto, assestandosi oltre la soglia di crescita dei vari settori, stimata in 50 punti, indicano ancora espansione. L’ indagine viene condotta da Markit attraverso le indicazioni rilasciate dai direttori agli acquisti delle principali aziende che operano nell’ area Euro. L’ istituto, tuttavia, ha precisato che la lettura del mese in corso dovrebbe essere un po’ presa con le pinze, in quanto, in alcuni paesi, tra cui Francia Italia e Spagna, in cui complici le ferie estive molte aziende soprattutto manifatturiere rimangono chiuse, le risposte ai vari sondaggi sono state la metà di quelle normalmente ricevute.

Eurostat ha reso noto che la produzione nel settore delle costruzioni, a Giugno, ha mostrato un progresso dello 0,2% su base mensile, ma tuttavia in modesto calo rispetto al +0,3% della precedente lettura di Maggio.

Anche negli USA nel corso della settimana che ci siamo appena lasciati alle spalle Markit ha diffuso le indicazioni preliminari sugli indici PMI, da cui è emerso un lieve rallentamento dell’ attività economica nel mese di Agosto. Il Purchasing Managers Index Manifatturiero, nel mese in corso, ha infatti mostrato un calo a 54,5 punti dai 55,3 punti della precedente lettura mensile. Il mercato, invece, si aspettava una contrazione più contenuta a 55 punti.

La rivelazione flash del PMI Servizi ha invece rivelato una flessione a 55,2 punti dai 56 punti registrati a Luglio. Gli analisti, invece, avevano indicato una stima pari a 55,8 punti. La media tra le due letture appena evidenziate ( PMI manifatturiero e servizi ), che da luogo al Purchasing Managers Index Composite, in via preliminare ha invece mostrato un calo a 55 punti dai 57 punti di Luglio. Tuttavia, assestandosi abbondantemente oltre la soglia dei 50 punti, tutte le indicazioni sui PMI hanno esprimono ancora espansione.

Mercato del lavoro USA che continua a mostrare i muscoli, in base a quanto emerso dalla consueta stima settimanale sulle richieste di sussidio di disoccupazione, stabili sui minimi ad oltre 50 anni. Nella settimana terminata il 18 Agosto, il Dipartimento per il Lavoro ha infatti reso noto che le nuove richieste di disoccupazione sono scese a 210 mila unità, incalo dalle 212 mila unità della precedente stima settimanale.

Battute le stime degli analisti, che invece avevano indicato un aumento a 215 mila unità. La media mobile mensile, indicatore più affidabile rispetto alle singole rivelazioni settimanali ha invece evidenziato un calo di 1.750 unità, a 213.750 unità, dalle 215.500 unità della precedente lettura. In flessione anche il totale dei richiedenti sussidio, che nell’ottava che si è conclusa l’ 11 Agosto si sono assestate a 1,727 milioni di unità, da 1,729 milioni di unità stimate al 4 Agosto, a loro volta corrette al rialzo da 1,721 milioni di unità della prima comunicazione.

La Mortgage Bankers Association ( MBA ) ha rivelato che nella settimana terminata il 17 Agosto, il saldo delle nuove richieste di mutui ipotecari ha messo a segno un aumento del 4,2%, in decisa ascesa dopo il -2% della precedente stima. Peggiore delle attese, invece, la lettura relativa alle vendite di case esistenti, che nel mese di Luglio ha mostrato un calo dello 0,7% su base mensile, peggiorando lievemente dal -0,6% di Giugno. Gli analisti, invece, si aspettavano un minor calo, limitato al -0,4%.

Cambio Euro-Dollaro sostenuto dal calo fatto registrare dagli ordini di beni durevoli, che nel mese di Luglio, secondo la stima preliminare diffusa dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ( Bureau of the Census ) sono scesi dell’1,7%, al di sotto delle stime degli analisti, che invece avevano pronosticato un calo dell’ 1%. Rivista al ribasso la stima di Giugno, corretta a +0,7% da +0,8% della lettura preliminare. Il cosiddetto dato “ Core “ dei beni durevoli, filtrato della categoria dei trasporti, ha invece evidenziato un progresso dello 0,2%, tuttavia inferiore al +0,5% atteso dagli analisti. La rivelazione finale di Giugno è stata invece tagliata a +0,1% dal +0,2% della lettura preliminare.

VISIONE CAMBIO EURO – DOLLARO SUL BREVE PERIODO

Ancora massima allerta per il cross Euro-Dollaro, che come anticipato nelle precedenti rubriche di Analisi Tecnica si è portato sui valori più bassi degli ultimi 13 mesi, mettendo a rischio il quadro tecnico di medio periodo. La coppia EUR-USD dopo essere volata sui massimi a 3 anni, sembra aver perso lo smalto che ha caratterizzato la seconda parte del 2017 ed i primi tre mesi del 2018. Dopo vari tentativi, la pressione ribassista ha sfondato al ribasso l’ importante supporto in area 1,18, conducendo le quotazioni anche sotto importante supporto in area 1,16, la cui rottura ha a sua volta scatenato un ulteriore ondata di vendite sui minimi da Luglio 2017 in area 1,13.

La visione di lungo periodo, invece, ci aveva detto che le quotazioni del cross EUR/USD dopo essere scivolate sotto i supporti di medio-lungo , in area 1,06 -1,07, aveva messo in atto un poderoso rialzo che, dopo aver superato la forte resistenza in area 1,12 aveva in un primo momento rotto i vecchi massimi di breve-medio periodo in area 1,16 e successivamente aveva saputo fare ancora meglio volando sopra quota 1,18, ex resistenza di medio-lungo periodo, divenuta supporto. In virtù dei rialzi appena descritti, il quadro grafico del cambio Euro – Dollaro era tornato a farsi nuovamente interessante nel medio-lungo periodo, in quanto la riconquista di area 1,18 aveva generato l’ allungo verso area 1,24-1,25.

Al momento gli oscillatori di breve-medio periodo si sono scaricati dall’ ipercomprato e tendono all’ ipervenduto. Dopo il salutare pull-back in area 1,17-1,15 la coppia non ha più avuto la forza di riportasi stabilmente oltre quota 1,18, in chiusura settimanale. La perdita del sostegno individuato in area 1,14 , in chiusura weekly avrebbe potuto compromettere in negativo il quadro grafico di medio-lungo periodo, favorendo ulteriori ribassi, con target in area 1,12. Scenario ribassista negato sul breve, soltanto in caso di ritorno in chiusura settimanale oltre area 1,18

STRATEGIA SETTIMANALE DI TRADING SUL CAMBIO EURO-DOLLARO

Ottima la performance settimanale realizzata dal nostro trading system con sottostante la coppia EUR-USD, che ha preso profitto su 6 dei 7 target price pronosticati dalla strategia Long: 2 nella versione intraday e 4 nella versione Over.

La visione rialzista consiglia di attivare posizioni al rialzo nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria maggiore di 1,1644; Target Price individuati in area 1,1688 e 1,1712; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 1,1623. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,1712, per cercare di sfruttare possibili allunghi prima in area 1,174 e successivamente a 1,1785; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1,1644 in chiusura di candela oraria. Ed ancora, Long sulla forza, in caso di close orario maggiore di 1,1785, per tentare di prendere profitto in area 1,1813 e 1,1841, estesa ad 1,1886; stop loss nel caso in cui si verifichi un ritorno sotto 1,1712 in chiusura di candela giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di discesa in area 1,1325, per cogliere eventuali rimbalzi in area 1,1395 e 1,1447, estesi ad 1,1502; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1,1298 in chiusura di candela oraria o giornaliera.

La visione ribassista, invece, suggerisce di attivare posizioni al ribasso, nel caso in cui si registri una chiusura oraria minore di 1,1623; Target Price attesi in prima battuta a 1,1596 e successivamente a 1,1552; Stop Loss in caso di ritorno oltre 1,1644 in chiusura di candela oraria. Mantenere la posizione ribassista in caso di chiusura oraria minore di 1,1552 per sfruttare possibili cali in area 1,1502 e 1,1475; fissare uno Stop Loss, con l’ intento di evitare eventuali perdite, in caso di ritorno sopra 1,1623 in chiusura di candela oraria o giornaliera.

Lecito rafforzare le posizioni Short in caso di discesa sotto area 1,1475 in chiusura oraria o giornaliera, per cavalcare eventuali affondi in area 1,1447 e 1,1395, estesi ad 1,1325; stop loss nel caso in cui si assista ad ritorno oltre quota 1,1552 in close orario. Consigliati Short Speculativi in caso di allunghi in area 1,1886 per cercare di sfruttare possibili pull-back in area 1,1841 e 1,1813, estesi a 1,174; Stop Loss nel caso in cui il rialzo si spinga oltre 1,192 in chiusura di candela oraria o daily.

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