ANALISI TECNICA CAMBIO EURO-DOLLARO

CROSS EUR-USD IN RITIRATA DAI NUOVI MASSIMI DELL’ ANNO DOPO PIL USA TERZO TRIMESTRE RIVISTO AL RIALZO

Dopo aver toccato il massimo degli ultimi sette mesi a quota 1,1268, il cross EUR-USD tira un po’ il fiato, facendo registrare un calo settimanale dello 0,23%, fissando l’ ultimo scambio di Venerdì 26 Maggio a quota 1,1181.

L’ottava che ci siamo appena lasciati alle spalle è stata ricca di dati macro che nel corso delle prime sedute hanno favorito la moneta unica europea, mentre nella seconda parte della settimana sono stati quasi a totale appannaggio del biglietto verde che ha festeggiato in particolar modo la revisione al rialzo del PIL USA del primo trimestre dell’ anno.

La lettura migliore delle attese del Prodotto Interno Lordo Statunitense, cresciuto dell’ 1,20% ( attese + 0,90 % ) nella rilevazione definitiva, rispetto al +0,7% della prima stima, ha ridato luce al sentiment sulla prima economia mondiale, recentemente appesantita da dati economici non molto esaltanti, che hanno evidenziato una imbarazzante fase di stanca della crescita statunitense.

Il cross EUR-USD dopo la diffusione dei dati sul PIL, tuttavia, non ha subito dei grossi scossoni e dopo un minimo a quota 1,1158 ha recuperato terreno, cedendo lo 0,26% rispetto alla chiusura della sessione di mercato precedente.

I DATI MACRO SETTTIMANALI PIU’ SENSIBILI PER IL CAMBIO EURO – DOLLARO

Brusco calo evidenziato in avvio di ottava per l’indice Richmond Fed che, nel mese di Maggio è crollato ad 1 punto, a dispetto dei 20 punti della rilevazione del precedente ed al di sotto delle attese degli analisti che invece avevano stimato 15 punti.

Il Richmond Fed Index che misura l’ attività manifatturiera nel distretti di Richmond consiste in un’ importante termometro sfruttato dalla Federal Reserve per tastare il polso alla situazione economica del paese. In calo anche la lettura che misura le vendite di case nuove, scese a 569.000 unità nel mese di Aprile, dopo il record di vendite degli ultimi 10 anni, pari a 642.000 unità, fatto registrare a Marzo. Battuta d’arresto anche per le vendite di case esistenti che ad Aprile hanno fatto registrare un calo del 2,3% rispetto al mese precedente, quando invece erano cresciute del 4,2%.

Cambio Euro-Dollaro che ha beneficiato della lettura a due velocita dell’ indice PMI manifatturiero di USA ed Eurozona: con il primo degli Stati Uniti che nel mese di Maggio, in via preliminare si è attestato a 52,5 punti, in calo dai 52,8 punti del mese precedente e peggio delle attese degli analisti che auspicavano un aumento a 53 punti; ed il secondo che sempre nello stesso mese di Maggio, nella lettura preliminare è salito a 57 punti, dai 56,7 punti di Aprile, al di sopra delle attese degli analisti che non si spingevano oltre i 56,5 punti.

Il Purchasing Managers Index ( PMI ) è un indice redatto sfruttando un’indagine di condotta dei direttori d’acquisto delle principali aziende europee, utile per testare le opinioni sull’andamento del comparto. Un valore del Pmi superiore ai 50 punti è sinonimo di espansione economica, mentre un valore inferiore alla soglia 50 indica contrazione economica .Ulteriore slancio per la moneta unica europea è arrivato grazie all’ ottimo dato relativo all’indice tedesco IFO, in crescita a 114,6 punti dai 113 punti della rilevazione precedente. Il dato IFO, elaborato su un campione di 7 mila operatori economici tedeschi, è schizzato sui massimi degli ultimi 25 anni.

Cross EUR-USD che ha sfruttato anche le parole del numero 1 della BCE, Mario Draghi che, nel corso della prima Conferenza sulla Stabilità Finanziaria organizzata dalla Banca Centrale Spagnola e dal CEMFI (Centro de Estudios Monetarios y Financieros) ha sottolineato l’ efficacia delle misure di politica monetaria intraprese dall’ istituto da lui presieduto, rimandando un ‘eventuale tapering ed un possibile rialzo dei tassi, dopo la fine del programma di espansione monetaria ( Quantitative Easing ) in calendario per la fine dell’ anno in corso.

Dollaro in parziale recupero sull’ Euro dopo la diffusione migliore delle attese del dato settimanale relativo alle richieste di sussidio alla disoccupazione in USA che nell’ ottava terminata il 20 Maggio, sono tornate a crescere di mille unità, attestandosi a 234.000unità, ma tuttavia meno delle + 4.000 richieste previste dagli analisti. In calo, invece, la media delle ultime quattro settimane che, in base ai dati forniti dal Dipartimento del Lavoro USA, si è assestata a 235.250 unità, in diminuzione di 5.750 unità rispetto alla rilevazione della settimana precedente. La media mobile ad un mese consiste in un indicatore più preciso per misurare lo stato di salute del mercato del lavoro, in quanto, meno volatile rispetto alle singole letture settimanali. In discesa anche le richieste continuative di sussidio, calate, nella settimana terminata il 29 Aprile di ben 22.000 unità, a 1.923.000 di unità.

Lettura confortante per la spesa reale dei consumatori nel periodo Gennaio-Marzo, salita dello 2,6%, a dispetto della stima preliminare che non andava oltre il + 0,3%. Dato migliore delle attese per l’indice che misura le stime degli ordini di beni durevoli, sceso dello 0,7% ad Aprile, su base mensile, ma meno dei pronostici degli analisti che si attendevano un calo più marcato, pari a – 1,4%. Lieve delusione, invece, dalla stima definitiva della fiducia dei consumatori elaborata dall’Università del Michigan che nel mese di Maggio si è attestata a 97,1 punti, in calo dalla lettura preliminare pari a 97,7 punti, ma tuttavia leggermente migliore della lettura di Aprile quando l’ indice in questione aveva fatto registrare un dato pari a 97 punti.

STRATEGIA SETTIMANALE DI TRADING SUL CROSS EUR/USD

Settimana poco movimentata per il nostro trading system, a causa della ridotta volatilità. Appena una figura di differenza tra minimo e massimo settimanale, che ci ha consentito nonostante ciò di prendere profitto sul primo target price della strategia Long Intraday e sul primo obiettivo della strategia Short intraday.

Lo scenario rialzista suggerito per la prossima settimana prevede l’ apertura di posizioni Long nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 1,1202, Target Price attesi in area 1,1228 ed 1,1245, Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 1,1175. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,1245, per cercare di sfruttare possibili allunghi in area 1,1314 ed 1,134; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1,1181 in chiusura di candela oraria. Ed ancora, Long sulla forza, in caso di close orario maggiore di 1,134, per tentare di prendere profitto in area 1,1383 ed 1,1427, estesa a 1,1497; stop loss nel caso in cui si verifichi un ritorno sotto 1,1258 in chiusura di candela giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di discesa in area 1,0886, per cogliere eventuali rimbalzi in area 1,0953 ed 1,0995, estesa a 1,105 ; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1,0844 in chiusura di candela oraria.

Lo scenario ribassista, invece, consiglia l’ apertura di posizioni Short, nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 1,1175; Target Price attesi in prima battuta a 1,1132 e successivamente a 1,1106; Stop Loss in caso di ritorno oltre 1,1202 in chiusura di candela oraria. Mantenere la posizione ribassista in caso di chiusura oraria minore di 1,1106 per sfruttare possibili cali in area 1,1064 ed 1,1038; fissare uno Stop Loss, con l’ intento di evitare eventuali perdite, in caso di ritorno sopra 1,1181 in chiusura di candela oraria o giornaliera. Previsti ulteriori Short in caso di discesa sotto area 1,1038 in chiusura oraria o giornaliera, per cavalcare eventuali affondi in area 1,0995 ed 1,0953, estesi a 1,0886; stop loss nel caso in cui si assista ad ritorno oltre quota 1,1106 in close orario. Consigliati Short Speculativi in caso di ulteriori rialzi in area 1,1497, per cercare di sfruttare possibili pull-back in area 1,1427 ed 1,1383; Stop Loss nel caso in cui il rialzo si spinga oltre 1,1541 in chiusura di candela oraria o daily.

VISIONE CAMBIO EURO-DOLLARO SUL BREVE PERIODO

Dal punto di vista tecnico, le quotazioni del cross EUR/USD dopo essere scivolate sotto i supporti di breve-medio periodo, in area 1,067 -1,07, nel corso delle ultime 3 settimane che ci siamo appena lasciati alle spalle hanno innescato un poderoso rialzo che, dopo aver superato la forte resistenza in area 1,08 hanno in un primo momento rotto i vecchi massimi di breve-medio periodo in area 1,10 e successivamente hanno saputo fare ancora meglio volando su valori che non venivano toccati da Novembre 2016, ossia dall’ elezione di Trump a presidente degli Stati Uniti.

In virtù dei rialzi appena descritti, il quadro grafico del cambio Euro – Dollaro è ritornato a farsi nuovamente interessante anche nel medio-lungo periodo, in quanto la riconquista di area 1,12 potrebbe essere il preludio allungo verso area 1,14-1,15. Al ribasso, invece, area 1,08 diventa il supporto fondamentale per la pista rialzista appena evidenziata, la cui rottura potrebbe attivare nuove discese in area 1,07 in un primo momento e successivamente in area 1,065 -1,06.

Dando un rapido sguardo al quadro grafico del cross EUR/USD è facile notare come le quotazioni siano compresse ormai da mesi dentro l’ ampia congestione 1,05 -1,15. Il cambio Euro –Dollaro, nei mesi scorsi, è stato respinto in prossimità della parte alta del range appena citato, complici una serie di dati economici che hanno favorito il biglietto verde ed aumentato le aspettative di rialzo dei tassi.

Fino ad ora comprare sui minimi e vendere sui massimi ha dato ottimi frutti. Entreremo nuovamente Long Multiday in caso di pull-back di area a 1,08 – 1,075, fissando ancora una volta il Target Price in area 1,10 -1,105. Stop Loss da applicare rigorosamente in caso di perdita di area 1,065 in chiusura di candela giornaliera.

 

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