ANALISI TECNICA CAMBIO EURO-DOLLARO

L’ EURO VOLA SUI MASSIMI A DUE ANNI E MEZZO NEI CONFRONTI DEL DOLLARO SULLE RIDOTTE ASPETTATIVE DI RIALZO DEI TASSI USA

Non si arresta la corsa del cross EUR-USD che conclude l’ ottava appena trascorsa in rialzo dello 0,75% circa. Ne consegue che la moneta unica europea vola sui massimi degli ultimi 2 anni e mezzo nei confronti del biglietto verde.

Era infatti dal mese di Gennaio 2015 che la coppia di valute più usata sul mercato del FOREX per fare trading online sulle valute, non veniva scambiata abbondantemente sopra quota 1,17 ( 1,1778 massimo a cinque sedute ). Dopo un minimo a cinque giorni a quota 1,1611 toccato a metà settimana, nel pieno della volatilità esplosa nel post-meeting FED, il cambio Euro-Dollaro ha avuto la forza di reagire rimbalzando verso l’ alto di oltre una figura e mezza. Gli scambi di Venerdì 28 Luglio, invece, si sono conclusi a quota 1,175.

LE NEWS PIU’ SENSIBILI PER LE QUOTAZIONI DEL CROSS EUR-USD

Driver della settimana ancora una volta sono state le indicazioni dettate dalla Federal Reserve americana che, nel comunicato a seguito della riunione del FOMC, ( il braccio operativo ) ha raffreddato le attese su un imminente rialzo dei tassi d’ interesse. La banca centrale americana, puntando ancora una volta il dito contro la crescita dell’inflazione, che stenta a decollare verso quel famoso 2%, così tanto gradito a quasi tutti gli istituti centrali mondiali ( obiettivo anche di BCE e BOJ ), non ha chiarito se e quando metterà in atto la terza manovra di allentamento sui tassi del 2017.

Un’ eventuale decisione è stata quindi rimandata alla prossima riunione in calendario per Settembre, mentre è stato ribadito che il programma di riduzione del bilancio dell’ istituto centrale americano, che prevede la vendita di asset comprati nei periodi di crisi, entrerà ben presto in vigore. Il biglietto verde, inoltre è stato indebolito anche dal riacutizzarsi delle tensioni politiche negli USA ,dopo la bocciatura della riforma della cosiddetta Obamacare, la legge sanitaria che vige attualmente negli States. Una battuta di arresto che solleva ulteriori dubbi sulla capacità dell’amministrazione Trump di lanciare il tanto atteso piano di riforme fiscali ed investimenti promesso ormai da oltre sei mesi e del quale non se ne sono mai conosciuti i dettagli.

I DATI MACRO PIU’ IMPORTANTI PER IL CAMBIO EURO-DOLLARO

Sotto l’aspetto macroeconomico, il cross EUR-USD è stato condizionato da una lunga serie di dati economici provenienti sia dagli USA che dal Vecchio Continente. I primi dati diffusi nell’ Eurozona hanno riguardato in particolar modo il PMI manifatturiero del mese di Luglio che, attestandosi a 56,8 punti, nella stima preliminare, è sceso dai 57,4 punti della precedente rilevazione mensile, deludendo anche le attese degli analisti che avevano pronosticato un dato pari a 57,2 punti. Stabile a 55,4 punti, quindi, in linea con la lettura di Giugno, invece, si è confermato il PMI dell’ aera servizi.

A metà ottava la moneta unica europea ha potuto beneficiare dal miglioramento, oltre le attese, dell’ indice tedesco IFO, cresciuto nel mese di Luglio a 116 punti, a dispetto dei 115,2 punti rilevati a Giugno. Buona anche l’ indicazione arrivata sul sentiment economico dell’ Eurozona, un indicatore elaborato dalla Commissione Europea che nel mese di Luglio è salito a 111,2 punti dai 111,2 punti del mese precedente, e si è attestato anche sopra le attese degli analisti che non si spingevano oltre i 110,8 punti.

I primi dati macro settimanali in arrivo dagli States, invece, hanno evidenziato l’ inattesa crescita dell’ indice PMI manifatturiero USA, salito a 53,2 punti, nel mese di Luglio, dai 52 punti della lettura precedente, mentre i pronostici degli analisti non andavano oltre i 52,3 punti. Lettura invariata e come da attese, invece, per il Purchasing Managers Index ( PMI) del settore servizi, attestatosi a 54,2 punti. E’ bene ricordare che un valore di PMI oltre i 50 punti sta ad indicare che il settore di riferimento è in espansione, mentre una lettura minore di 50 punti, è sinonimo di contrazione del settore.

Lettura che inizialmente aveva favorito il recupero del biglietto verde anche per quanto riguarda l’indice S&P/Case-Shiller, che misura l’andamento dei prezzi immobiliari nelle 20 principali città degli statunitensi che, lo scorso Maggio ha fatto registrare un incremento pari a +5,7% su base annua. Segnali di ripresa anche per il settore manifatturiero a stelle e strisce. Il Richmond Fed Manifacturing Index, l’ indice che monitora l’ attività manifatturiera nel distretto federale di Richmond, nel mese di Luglio ha messoin evidenza una netta ripresa dai 7 punti della rilevazione precedente a 14 punti, mentre gli analisti si aspettavano un dato invariato. Dalla Coference Board, invece, è arrivata la lettura dell’ indice che misura il sentiment dei consumatori statunitensi, che nel mese di Luglio è aumentato a 121,1 punti dai 117,3 della lettura precedente ( attese 116,5 punti ). Bilancio neutrale per le vendite di case nuove negli USA, attestatesi a 610 mila unità dalle 605 mila unità della precedente lettura, ma al di sotto delle attese che invece avevano ipotizzato un dato pari a 615 mila unità.

Cross EUR –USD altalenante dopo che il Dipartimento per il Lavoro USA ha reso noto la consueta rilevazione settimanale delle richieste di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti. Il numero dei richiedenti sussidio nell’ottava che si è conclusa il 22 Luglio è aumentato a quota 244 mila unità, in crescita di 10.000 unità rispetto alla lettura precedente. Il consensus degli analisti, invece, non andava oltre le 7.000 unità. Invariata la media mobile mensile, rimasta ferma a 244 mila unità. La media mobile calcolata su 4 settimane consiste in un termometro più veritiero per monitorare l’ andamento del mercato del lavoro, in quanto viene meno la volatilità più accentuata delle singole rilevazioni settimanali. Le richieste di sussidio continuo, invece, al 22 Luglio, sono aumentate da 1,964 milioni di unità a 1,977 milioni di unità ( pronostico 1,950 milioni di unità ).

In aumento, oltre le attese, anche il dato sugli ordini di beni durevoli negli USA, aumentati nel mese di Giugno del 6,5%, in via preliminare, mentre le attese degli analisti non andavano oltre il 3,9%. In salita anche i consumi personali, che nella stima preliminare relativa al secondo trimestre hanno messo in evidenza una crescita del 2,8% rispetto al + 1,9% dei primi tre mesi dell’ anno. Lettura oltre le attese per il dato definitivo dell’ indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, elaborato dall’ università del Michigan, salito a 93,4 punti ( attese 93,2 punti ), migliorando la previsione preliminare pari a 93,1 punti.

Il cambio Euro-Dollaro a fine settimana ha continuato ad apprezzarsi anche dopo l’evidente segnale di miglioramento delle condizioni macroeconomiche statunitensi, arrivato con la lettura finale del PIL USA che, dal +1,4% della stima preliminare è balzato a +2,6% ( consensus +2,5% ).

STRATEGIA SETTIMANALE DI TRADING SUL CROSS EUR/USD

Discreta la performance settimanale ottenuta dal nostro Trading System attivo sul mercato del FOREX che preso profitto sui due target price della strategia Long Intraday e sul primo obiettivo della strategia Short Intraday.

La strategia Long suggerita per la prossima ottava consiglia l’ apertura di posizioni rialziste nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria maggiore di 1,1764; Target Price individuati in area 1,1779 ed 1,1802, Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 1,1713. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,1802, per cercare di sfruttare possibili allunghi in area 1,183 ed 1,1857; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1,1764 in chiusura di candela oraria. Ed ancora, Long sulla forza, in caso di close orario maggiore di 1,1857, per tentare di prendere profitto in area 1,1903 ed 1,1931, estesa a 1,1976; stop loss nel caso in cui si verifichi un ritorno sotto 1,1779 in chiusura di candela giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di discesa in area 1,1422, per cogliere eventuali rimbalzi in area 1,148 ed 1,1524, estesa a 1,157; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1,135 in chiusura di candela oraria.

La strategia short, invece, prevede l’ apertura di posizioni ribassiste, nel caso in cui si registri una chiusura oraria minore di 1,1713; Target Price attesi in prima battuta a 1,1685 e successivamente a 1,164; Stop Loss in caso di ritorno oltre 1,1764 in chiusura di candela oraria. Mantenere la posizione ribassista in caso di chiusura oraria minore di 1,164 per sfruttare possibili cali in area 1,1613 ed 1,157; fissare uno Stop Loss, con l’ intento di evitare eventuali perdite, in caso di ritorno sopra 1,1713 in chiusura di candela oraria o giornaliera.

Previsti ulteriori Short in caso di discesa sotto area 1,157 in chiusura oraria o giornaliera, per cavalcare eventuali affondi in area 1,1524 ed 1,148, estesi a 1,1422; stop loss nel caso in cui si assista ad ritorno oltre quota 1,164 in close orario. Consigliati Short Speculativi in caso di ulteriori rialzi in area 1,1976 per cercare di sfruttare possibili pull-back in area 1,1903 ed 1,1857; Stop Loss nel caso in cui il rialzo si spinga oltre 1,2022 in chiusura di candela oraria o daily.

Entreremo nuovamente Long Multiday in caso di pull-back di area a 1,12 – 1,125, fissando il Target Price in area 1,14 -1,145. Stop Loss da applicare rigorosamente in caso di perdita di area 1,10 in chiusura di candela giornaliera.

VISIONE CAMBIO EURO – DOLLARO SUL BREVE PERIODO

Dal punto di vista tecnico, le quotazioni del cross EUR/USD dopo essere scivolate sotto i supporti di breve-medio periodo, in area 1,067 -1,07, hanno messo in atto un poderoso rialzo che, dopo aver superato la forte resistenza in area 1,08 hanno in un primo momento rotto i vecchi massimi di breve-medio periodo in area 1,12 e successivamente hanno saputo fare ancora meglio volando sugli attuali massimi a 30 mesi, abbondantemente sopra quota 1,17.

In virtù dei rialzi appena descritti, il quadro grafico del cambio Euro – Dollaro è ritornato a farsi nuovamente interessante anche nel medio-lungo periodo, in quanto la riconquista di area 1,12 ha generato l’ allungo verso area 1,16-1,18. Al ribasso, quindi, area 1,12 diventa il supporto fondamentale per la pista rialzista appena evidenziata, la cui rottura potrebbe attivare nuove discese in area 1,10 in un primo momento e successivamente in area 1,085 -1,08.

Dando un rapido sguardo al quadro grafico del cross EUR/USD è facile notare come le quotazioni siano state compresse per oltre 2 anni dentro l’ ampia congestione 1,05 -1,15. La fuoriuscita dal range verificata da due settimane potrebbe gettare le basi per ulteriori rialzi con obiettivi in area 1,20. Fino a pochissimo tempo fa, comprare sui minimi ( 1,05 ) e vendere sui massimi ( 1,15 ) aveva un senso, ed in più occasioni aveva dato ottimi frutti. Adesso, essendo stata rotta al rialzo la parte alta della congestione, per le operazioni contro-trend si consiglia di operare con estrema cautela, in quanto la corsa della moneta unica europea sul medio-lungo periodo sembra proiettata in area 1,20, resistenza di lungo periodo.

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