E’ una seduta abbastanza incolore per il titolo Poste Italiane che si sta avvicinando a metà sessione con una progressione dello 0,3 per cento a quota 9,57 euro in un contesto che vede il Ftse Mib impostato sulla parità. Il titolo giallo resta deprezzato su base mensile.

Come si può infatti vedere dal grafico in basso, rispetto ad un mese fa il valore delle azioni Poste è più basso del 6 per cento. Nonostante il calo mese su mese, Poste resta ben comprata invece su base annua riportato un verde di oltre 20 punti percentuali.

trading room e logo Poste Italiane
La valutazione di Equita sulle azioni Poste Italiane – MeteoFinanza

Un driver importante potrebbe arrivare dalle novità sulla cessione dei crediti fiscali. Proprio ieri la società ha infatti reso noto di aver riaperto la piattaforma per l’acquisto dei crediti relativi al bonus casa. La notizia è stata anche commentata dagli analisti di Equita. In questo articolo faremo due cose: tanto per iniziare forniremo un aggiornamento sulla decisione di Poste di riaprire le pratiche e poi vedremo cosa pensano a riguardo gli analisti di Equita. Per finire ricorderemo molto rapidamente come fare per investire, in totale sicurezza, sulle azioni Poste Italiane.

Poste Italiane torna ad acquistare i crediti del bonus casa

Dopo una pausa di quasi un anno, Poste Italiane ha finalmente riaperto i battenti per il servizio di acquisto di crediti fiscali legati al bonus casa. Questa notizia è stata accolta con grande entusiasmo da parte delle famiglie italiane, poiché rappresenta un importante segnale di sostegno da parte dell’azienda e del Governo.

Matteo Del Fante, l’Amministratore Delegato di Poste Italiane, ha dichiarato che questa iniziativa è perfettamente in linea con le direttive del Governo e dimostra l’impegno costante di Poste Italiane nel sostenere le famiglie e il sistema Paese.

È importante notare che il servizio di cessione del credito è stato riattivato in modo parziale e è rivolto esclusivamente alle persone fisiche. Inoltre, rientrano nell’offerta solo le prime cessioni, mentre le seconde cessioni e gli sconti in fattura per le imprese sono al momento esclusi.

Per quanto riguarda l’importo massimo cedibile, ogni cliente potrà cedere crediti fiscali fino a un massimo di 50.000 euro, e questo potrà avvenire anche attraverso più cessioni cumulative.

I bonus casa che possono essere ceduti includono il superbonus, sia al 90% che al 110%, l’ecobonus, il sismabonus, il bonus ristrutturazioni al 50%, il bonus facciate, gli sconti per l’installazione di colonnine e il bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche.

Poste Italiane ha anche annunciato che effettuerà verifiche sia soggettive sul richiedente che oggettive sulla documentazione prodotta in relazione all’intervento. Questo garantirà una gestione accurata del servizio e contribuirà a prevenire possibili abusi.

La riapertura del servizio di acquisto di crediti fiscali da parte di Poste Italiane rappresenta una notizia importante per le famiglie interessante ma anche per gli investitori interessati a speculare sul titolo Poste. La mossa, infatti, potrebbe riaccendere l’interesse verso la quotata gialla.

Proprio per questo è interessante vedere cosa ne pensano gli esperti.

I dubbi di Equita sulla decisione di Poste Italiane

Tra i primi ad interrogarsi sulla decisione di Poste Italiane ci sono stati gli analisti di Equita SIM. Per gli esperti sarà necessario capire perchè le condizioni economiche del servizio sono rimaste invariate, nonostante esse presentino un rendimento implicito più basso rispetto ai titoli di stato.

Un esempio di questa situazione è rappresentato dal superbonus con recupero in quattro anni, in cui i beneficiari riceveranno 94 euro per ogni 110 euro di credito d’imposta, il che equivale all’85,5 per cento del valore nominale del credito. In altre parole, c’è una riduzione del valore nominale del credito quando viene ceduto attraverso questo servizio.

Analogamente, per gli altri bonus con recupero in cinque anni, il corrispettivo è di 84,5 euro per ogni 100 euro di credito d’imposta, il che corrisponde all’84,5% del valore nominale. Anche in questo caso, si verifica una riduzione del valore nominale del credito quando viene ceduto.

Questo solleva interrogativi sul motivo per cui le condizioni del servizio non siano state aggiornate per rispecchiare pienamente il valore nominale dei crediti fiscali.

Comprare azioni Poste Italiane: valutazione non cambia

Nonostante le riserve che abbiamo evidenziato al punto precedente, la posizione di Equita su Poste non cambia. Per la sim, le azioni della quotata gialla sono da comprare (rating buy) con target price a 12,5 euro.

Considerando quello che è l’attuale valore del titolo, il potenziale di upside che il prezzo obiettivo assegnato da Equita incorpora è del 30 per cento. Si tratta di una percentuale molto consistente anche in relazione agli altri titoli del Ftse Mib.

Chi volesse comprare azioni Poste Italiane per diversificare il suo portafoglio, dovrebbe ricorrere solo a broker affidabili come ad esempio:

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