CROSS EUR-USD DEBOLE: SI INFRANGE ANCORA AL RIBASSO L’AREA DI SOSTEGNO A 1,12

Ottava all’insegna della debolezza per il cross EUR/USD che si è nuovamente riportato sotto area 1,12, dopo un filotto di 5 sedute consecutive con il segno “ meno “. Il rapporto di cambio tra la moneta unica europea, pertanto, è reduce da una performance settimanale che ha evidenziato una flessione dello 0,65%, per effetto di una chiusura a quota 1,116, vicino ai minimi relativi toccati a quota 1,1155. Massimo a 5 sedute, invece, che no è andato oltre quota 1,1267.

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LE NEWS ED I DATI MACRO PIU’ SENSIBILI PER IL CAMBIO EURO-DOLLARO

La settimana macro europea si è aperta con la rivelazione OCSE sulle tendenze dell’economia nell’Eurozona. Secondo il rapporto dell’ Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, il cosiddetto Leading Indicator a marzo ha fatto registrare un calo a 99,1 punti dai 99,3 punti di febbraio. Le stime del suddetto indicatore macro coprono un arco temporale compreso tra i sei ed i nove mesi. Da ulteriori dati OCSE sui singoli paesi membri si è inoltre venuto a conoscenza che il suddetto indicatore è stato indebolito dalle letture relative a Germania ed Italia, rispettivamente scese a 99  e 99,1 punti, contro i 99,3 ed 99,2 punti di febbraio. Invariato, a 99,1 punti, la rivelazione del Leading Indicator francese.

Moneta unica europea penalizzata dalla battuta d’arresto fatta registrare dalla produzione industriale nell’Area Euro, che a marzo ha subito una flessione dello 0,3% su base mensile, mentre su base annua il calo è stato pari a -0,6%. La lettura relative all’Unione a 28 membri, sempre a marzo, ha invece mostrato una contrazione limitata a -0,1% ed un aumento dello 0,4% rispetto allo stesso mese del 2018.

In frenata anche per l’indice ZEW tedesco, che a maggio ha evidenziato una contrazione di 2,1 punti, in discesa rispetto ai 3,1 punti di aprile. L’indicatore misura il clima di fiducia delle imprese in Germania. La suddetta lettura ha inoltre deluso le attese degli analisti, che invece indicavano un aumento a +5 punti.                                                                                                                                                                                    

Cross EUR-USD indebolito anche dal peggioramento della bilancia commerciale destagionalizzata dell’Eurozona, che a marzo, pur evidenziando un surplus di 17,9 miliardi di euro ha rallentato rispetto all’avanzo di 20,6 miliardi di euro di febbraio ( corretto da +19,5 miliardi di euro della prima comunicazione ). Gli analisti, invece, avevano pronosticato un risultato pari a +19,4 miliardi di euro.

Secondo la lettura finale rilasciata da Eurostat, il tasso d’inflazione nell’Eurozona del mese di aprile ha evidenziato un aumento dello 0,7% su base mensile, in frenata rispetto al +0,7% della precedente comunicazione, che corrispondeva anche alle attese degli analisti. L’indice dei prezzi al consumo su base annua, sempre ad aprile, ha invece rivelato un incremento dell’1,7%, come da prima lettura e da attese degli analisti.

La settimana macro statunitense ha invece esordito con la lettura del dato relativo alle vendite al dettaglio del mese di Aprile, in calo dello 0,2%, deludendo le aspettative gli analisti, che invece avevano pronosticato un aumento dello 0,2%. Rivista al rialzo la precedente stima mensile, che ha portata all’1,7% dal +1,6% della prima comunicazione.

Le vendite al dettaglio filtrate del comparto auto hanno invece mostrato un incremento dello 0,1%, ma tuttavia inferiore al +0,7% rivelato dal consensus. La stima di marzo, invece, è stata rivista al rialzo, corretta a +1,3% da +1,3% della prima lettura. La stima sulle vendite al dettaglio al netto delle spese per auto e carburanti ha invece fatto registrare una flessione dello 0,2%, al di sotto delle aspettative degli analisti, pari a +0,3%. La lettura di Marzo è stata invece portata a +1,1% da +0,9% della comunicazione flash.

Cambio Euro-Dollaro in lieve ripresa dopo la lettura della produzione industriale di aprile ha rivelato una flessione dello 0,5% su base mensile, evidenziando una frenata dal +0,2% di marzo ( rivisto al rialzo da -0,1% della lettura preliminare ). Gli analisti, invece, avevano auspicato una variazione nulla.

L’attività manifatturiera nel distretto federale di New York, misurata attraverso l’indice Empire State Manufacturing, a Maggio, ha registrato un progresso a 17,8 punti, aumentando nettamente rispetto ai 10,1 punti di Aprile. Il suddetto indicatore, elaborato dalla Federal Reserve newyorkese ha battuto le attese degli analisti, che invece si fermavano a +8 punti.

Saldo settimanale negativo per le nuove richieste di mutui ipotecari, in calo dello 0,6%, nell’ottava terminata il 10 Maggio, secondo la stima della Mortgage Bankers Association ( MBA ). Decisa la frenata rispetto al+2,7% della precedente stima.                            

Bilancio positivo per l’apertura di nuovi cantieri edili negli USA nel mese di Aprile, in crescita del 5,7% al tasso annualizzato su Marzo, a 1,235 milioni di unità. Le aspettative del consensus, invece, davano un minor incremento, pari a +5,4%. I permessi per le costruzioni, invece, hanno registrato un aumento dello 0,6% a 1,296 milioni di unità, ma tuttavia minore al +1,7% dei pronostici degli analisti.

Coppia Euro-Dollaro ancora in flessione dopo la buona lettura dell’ indice Philly Fed. L’ indicatore che rileva la fiducia  delle attività commerciali nel distretto di Philadelphia si è infatti portato a 16,6 punti, in decisa ascesa dagli 8,5 punti della precedente lettura. Battuti i pronostici degli analisti, che non andavano oltre i 9 punti. Il distretto federale della metropoli della Pennsylvania risulta essere il terzo in ordine di grandezza negli Stati Uniti, e pertanto la lettura del Philly Fed Index ha molta rilevanza anche in ambito nazionale. Il risultato del suddetto indicatore, oltre allo stato attuale dell’ economia, misura anche i cambiamenti rispetto alla stima precedente e le aspettative per i sei mesi successivi al periodo in esame. Un valore di indice superiore a zero significa espansione, mentre un valore inferiore alla soglia zero è sinonimo di contrazione.

Nella settimana che si è conclusa l’11 maggio, le nuove richieste di sussidio di disoccupazione si sono portate a 212 mila unità, scendendo dalle 228 mila unità della precedente stima. I pronostici degli analisti, invece, davano un minor calo a 220 mila unità. Le richieste continuative, al 4 Maggio, sono invece scese a 1,660 milioni di unità, portandosi al di sotto di 1,688 milioni di unità del precedente saldo settimanale, a sua volta corretto da 1,684 milioni di unità della prima comunicazione. Le attese del consensus, invece, erano per un calo più contenuto a 1,673 milioni di unità.

Il Leading Index di Aprile ha fatto registrare una lettura in linea con i pronostici degli analisti. Il cosiddetto indice Principale, lo scorso mese, ha infatti mostrato un aumento dello 0,2%, frenando tuttavia dal +0,3% di Marzo ( rivisto da +0,4% ). Conosciuto anche come indice Principale, il valore finale del suddetto indicatore è il frutto del mix di ben 10 diversi indicatori, il cui scopo è quello anticipare l’andamento del ciclo economico su un arco temporale compreso dai 3 ai 9 mesi successivi alla sua rivelazione.

Cross EUR-USD che ha terminato l’ottava in prossimità dei minimi, dopo che la fiducia dei consumatori elaborata dagli esperti dell’ Università del Michigan, a Maggio, ha evidenziato una deciso miglioramento a 102,4 punti, dai 97,2 punti del mese precedente e dei pronostici degli analisti.

VISIONE CAMBIO EURO-DOLLARO SUL BREVE PERIODO

Quadro tecnico di breve-medio periodo ancora impostato al ribasso per la coppia EUR-USD, che staziona ancora al di sotto del supporto in area 1,14, indicato nelle precedenti rubriche di analisi tecnica sul Forex. La perdita in chiusura settimanale del suddetto livello ha già causato un nuovo affondo con target sui minimi plurimensili in prossimità di area 1,11. Il recupero oltre area 1,12, invece, potrebbe allentare la presa ribassista di brevissimo.

La coppia EUR-USD dopo essere volata sui massimi a 3 anni, sembra aver perso lo smalto che ha caratterizzato la fine del 2017 ed il primo trimestre 2018. Sul medio-lungo periodo, dopo vari tentativi, la pressione ribassista ha sfondato al ribasso l’importante supporto in area 1,18, conducendo le quotazioni anche sotto importante supporto in area 1,16, la cui rottura ha a sua volta scatenato un ulteriore ondata di vendite sui minimi da giugno 2016 in area 1,12.

La visione di lungo periodo, invece, ci aveva detto che le quotazioni del cross EUR/USD dopo essere scivolate sotto i supporti di medio-lungo , in area 1,06 -1,07, aveva messo in atto un poderoso rialzo che, dopo aver superato la forte resistenza in area 1,12 aveva in un primo momento rotto i vecchi massimi di breve-medio periodo in area 1,16 e successivamente aveva saputo fare ancora meglio volando sopra quota 1,18, ex resistenza di medio-lungo periodo, divenuta supporto. In virtù dei rialzi appena descritti, il quadro grafico del cambio Euro – Dollaro era tornato a farsi nuovamente interessante nel medio-lungo periodo, in quanto la riconquista di area 1,18 aveva generato l’ allungo verso area 1,24-1,25.

Dopo il salutare pull-back in area 1,17-1,15 la coppia non ha più avuto la forza di riportasi stabilmente oltre quota 1,18, in chiusura settimanale. Sul brevissimo, la discesa sotto area 1,14, in chiusura weekly, ha già causato, come anticipato, un affondo in area 1,11, la cui eventuale perdita potrebbe essere il preludio ad ulteriori crolli in area 1,10. Lo scenario ribassista sul breve-medio, invece, verrà negato soltanto in caso di ritorno in chiusura settimanale oltre area 1,14.

STRATEGIA SETTIMANALE DI TRADING SUL CAMBIO EURO-DOLLARO

Bottino settimanale piuttosto contenuto per il nostro Trading System con sottostante il cambio Euro-Dollaro, che ha preso profitto sul primo target price pronosticato dalla strategia Short Intraday.

Lo scenario rialzista suggerisce di attivare posizioni Long nel caso in cui si registri  una chiusura oraria maggiore di 1,1194 e consiglia di prendere profitto sui primi due target price individuati in area 1,1222 e 1,1263; Loss in caso di chiusura oraria minore di 1,1151.

Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,1263, per cercare di sfruttare possibili allunghi prima in area 1,1289 e successivamente a 1,1333; stop op Loss in caso di ritorno sotto 1,1194 in chiusura di candela oraria.

Ed ancora, Long sulla forza, in caso di close orario maggiore di 1,1333, per tentare di prendere profitto in area 1,1359 e 1,1376, estesa a quota 1,1446; stop loss nel caso in cui si verifichi un ritorno sotto 1,1263 in chiusura di candela giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di discesa in area 1,094, per cogliere eventuali rimbalzi in area 1,10 e 1,1049, estesi ad 1,1076; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto quota 1,07 in chiusura di candela oraria o giornaliera.   

Lo scenario ribassista, invece, consiglia di attivare posizioni Short, nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 1,1151; Target Price attesi in prima battuta a 1,1188 e successivamente a 1,1145; Stop Loss in caso di ritorno oltre 1,1194 in chiusura di candela oraria.

Mantenere la posizione ribassista in caso di chiusura oraria minore di 1,1145 per sfruttare possibili cali in area 1,1112 e 1,1076; fissare uno Stop Loss, con l’ intento di evitare eventuali perdite, in caso di ritorno sopra 1,116 in chiusura di candela oraria o giornaliera. Lecito rafforzare le posizioni Short in caso di discesa sotto area 1,1076 in chiusura oraria o giornaliera, per cavalcare eventuali affondi in area 1,1049 e 1,10, estesi a 1,094; stop loss nel caso in cui si assista ad ritorno oltre quota 1,1145 in close orario.

Consigliati Short Speculativi in caso di allunghi in area 1,1446 per cercare di sfruttare possibili pull-back in area 1,1376 e 1,1359, estesi a quota 1,1289; Stop Loss nel caso in cui il rialzo si spinga oltre 1,1518 in chiusura di candela oraria o daily.

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