Il cambio euro dollaro scambia a 1,1750 dopo che gli Stati Uniti hanno annunciato 916.000 posti di lavoro in più a marzo, e rivisto al rialzo di 156.000 le unità dei mesi precedenti, superando le aspettative.

Ciò premesso, è evidente come il cambio debba subire una crescente pressione al ribasso dopo la ripresa dell’interesse di acquisto sul dollaro dopo le pubblicazioni positive dei Nonfarm Payrolls statunitensi.

L’economia statunitense ha infatti aggiunto alle proprie file più posti di lavoro delle attese durante il mese scorso, superando ampiamente le previsioni. Anche il dato di febbraio è stato rivisto al rialzo, consentendo così al tasso di disoccupazione di perdere 20 punti base, passando al 6,0% dal 6,2%.

Un piccolo rialzo nel tasso di partecipazione termina la nota positiva del report, mentre sono gli andamenti dei salari medi orari a deludere, sotto delle stime, con contrazione dello 0,1% mensile, ma con una crescita del 4,2% da un anno prima.

Si tenga inoltre conto che nonostante i buoni dati di marzo, sono ancora quasi 8,5 milioni in meno rispetto ai dati di febbraio 2020 gli occupati, mentre il tasso di disoccupazione più basso rimane fortemente sminuito dalla flessione del tasso di partecipazione.

Analisi tecnica, come investire sul cambio EUR/USD

Il cambio euro dollaro ha incontrato una discreta resistenza nelle vicinanze della soglia posta a 1,1800 questa settimana. Il forte pullback della coppia è giunto unitamente alla persistente tendenza all’offerta del biglietto verde, che ha minato la visione costruttiva che la coppia aveva generato nelle ultime settimane. Il deterioramento del morale nella zona euro, insieme allo scarso ritmo del lancio dei vaccini nella regione contro la solida performance dell’economia statunitense, hanno creato un contesto che probabilmente sarà contrastato dalla BCE e dall’atteso rimbalzo dell’attività economica, che dovrebbero impedire un pullback molto più profondo nella coppia nel lungo periodo.

Brevemente, una rottura sotto i livelli di 1,1700 potrebbe aprire le porte per un calo a 1,1602, i minimi di novembre. A quel punto, il nuovo supporto chiave dovrebbe essere posizionato a 1,1470. Di contro, le resistenze sono posizionate a 1,1820, a 1,1870 e a 1,1960.

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