L’aumento dell’inflazione può portare il tuo portafoglio a perdere valore se non si attuano le mosse giuste. In questa guida cercheremo di dare risposte alle domande più in voga durante un periodo di piena inflazione, ovvero come proteggere i propri risparmi e soprattutto dove conviene investire.

La pandemia del Covid-19 ha portato anche la recessione economica e per favorire la crescita le più importanti banche centrali hanno deciso di abbassare i tassi di interesse e hanno comunicato di volerli mantenere bassi per molto tempo.

In seguito, anche per via della guerra in Ucraina scatenata dalla Russia, l’inflazione nel 2022 è salita in tutto il mondo, Italia compresa. Sebbene sembri che nel 2023 la situazione stia andando verso una normalizzazione, l’inflazione potrebbe essere un rischio futuro per altre motivazioni, lontano o vicino che sia. Al di là di tutto vediamo quali sono generalmente gli asset su cui investire quando l’inflazione aumenta con l’obiettivo di proteggere i propri risparmi, che se mantenuti fermi sul conto corrente perderebbero di valore.

Dove investire se l’inflazione aumenta?

L’aumento dell’inflazione porta alla svalutazione della moneta, dunque per semplificare una determinata quantità di valuta vale meno rispetto al periodo precedente.

Mantenerli nel conto corrente potrebbe quindi essere sconveniente, ma allo stesso tempo potrebbe essere perdente investire i propri risparmi su asset che in tempi di non inflazione alta sono tra i più favoriti.

Inflazione

Generalmente gli asset più in voga durante periodi di rialzo dell’inflazione sono:

  • Oro
  • Petrolio
  • Settore bancario

Come mai questi asset sono quelli maggiormente favoriti dagli investitori che vogliono proteggere i risparmi durante l’aumento dell’inflazione?

Nei prossimi paragrafi approfondiremo il discorso, ma devi sapere che puoi investire su questi mercati non necessariamente attraverso un deposito titoli di un conto corrente, ma puoi farlo direttamente online e a costi più bassi grazie ai broker CFD.

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Petrolio e Inflazione: perché gli investitori ne tengono conto?

Il petrolio è il primo asset finanziario che tendenzialmente aumenta di prezzo con l’incremento dell’inflazione. Ricordiamo infatti che nel ciclo economico l’inflazione cresce quando sta crescendo anche l’economia, ovvero quando i prezzi tornano ad aumentare e l’economia si riprende dopo un periodo di recessione.

La correlazione tra inflazione e petrolio c’è, questa materia prima viene usata non solo per il carburante di veicoli e aerei, ma anche per generare energia elettrica e produrre altri materiali, come per esempio la plastica.

Durante la ripresa economica aumenta anche la produzione industriale, aumentano i commerci e i viaggi (dunque l’utilizzo di veicoli e aerei). Il petrolio può essere considerato quindi uno degli asset più apprezzati quando cresce l’inflazione.

Oro: Bene Rifugio per Eccellenza

Un altro asset che viene valutato un buon investimento in tempi di rialzo dell’inflazione è l’oro. Da sempre è considerato il bene rifugio per eccellenza, ovvero il bene su cui gli investitori con meno propensione al rischio rifugiano i propri risparmi in tempi di turbolenza geo-politica ed economica.

Abbiamo parlato, però, di ripresa economica durante un rialzo dell’inflazione. Allora perché l’oro viene considerato un asset da comprare?

Perché l’oro è anche un bene che protegge i risparmi dall’inflazione. A differenza delle valute non è legato da una banca centrale, che può decidere di svalutare una moneta o di farne accrescere il valore.

Il valore dell’oro è intrinseco ed è un fatto riconosciuto in tutto il mondo da moltissimi anni. L’oro è limitato in natura e questo è un fattore a suo favore.

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Investire nel Settore Bancario per Proteggersi dall’Inflazione

Con l’aumento dell’inflazione ci si aspetta un incremento dei tassi di interesse da parte delle banche centrali. In questo contesto le banche d’affari possono ottenere maggiori profitti.

Di conseguenza i titoli degli istituti bancari potrebbero ottenere buoni rialzi. Avere quindi nel proprio portafogli azioni bancarie potrebbe aiutare, soprattutto se l’obiettivo è proteggere i risparmi dai rischi dell’inflazione.

Quali banche scegliere? Tendenzialmente le banche americane sono quelle che corrono di più, ma ciò dipende dal periodo storico e dal PIL dei vari Paesi. Dunque prima di investire è opportuno fare una buona analisi fondamentale, operazione che andrebbe fatta in ogni caso.

Secondo gli esperti di eToro si potrebbe prendere in considerazione il copyportfolio TheBigBanks, che racchiude le 25 banche più importanti del mondo quotate in borsa. Essendo un paniere di titoli, il rischio di esposizione è minore rispetto all’investimento su un singolo titolo bancario.

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