CROSS EURO-DOLLARO IN BILICO SULL’ IPORTNATE SUPPORTO DI BREVISSIMO IN AREA 1,16

Decisa battuta d’ arresto per il cross EUR-USD, che dal punto di vista tecnico è stato penalizzato dal mancato superamento in chiusura giornaliera della forte resistenza in area 1,18, dopo essere balzato su nuovi top di breve a quota 1,1817. La performance settimanale ha evidenziato un calo dell’1,20%, con l’ ultimo scambio dello scorso Venerdì a quota 1,1604, sopra l’ importante supporto di brevissimo che cade in area 1,16, ma tuttavia non molto lontano dal minimo a 5 sedute, toccato a quota 1,1567.

LE NOTIZIE ED I DATI MACRO PIU SENSIBILI PER IL CAMBIO EURO-DOLLARO

La notizia indubbiamente più rilevante per le quotazioni della coppia Euro-Dollaro ha riguardato l’ aumento dei tassi d’ interesse USA, rialzati dalla FED, come ampiamente scontato dai mercati, di 25 punti base. Il numero 1 dell’ istituto centrale americano ha confermato un ulteriore rialzo entro la fine dell’ anno, mentre ha precisato che la rimozione della dicitura “ accomodante “ si è resa necessaria, in quanto ormai, superflua, considerata la forte spinta della locomotiva economica statunitense.

Dollaro giù ad inizio ottava dopo il nuovo braccio di ferro tra USA e Cina sul fronte dei dazi, con il governo di Pechino che ha cancellato dalla propria agenda politica le trattative commerciali di medio livello in programma con Washington. Al tempo stesso, l’ Euro veniva supportata dall’ intervento del capo della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, che nel corso di un’ audizione al Parlamento Europeo, ha confermato il buon andamento dell’ inflazione nell’ area Euro, la cui ripresa è ancora strettamente dipendente al mantenimento di un livello basso di tassi d’ interesse, almeno fino alla fine della prossima estate.

A tal proposito, Eurostat ha reso noto che l’ inflazione nell’ Eurozona, in via preliminare nel mese di Settembre, ha evidenziato un’ accelerazione al 2,1%, dal 2% della precedente stima mensile. Lettura tuttavia in linea con quanto pronosticato dagli analisti. Delude, invece, la cosiddetta inflazione “ Core “, filtrata al netto delle componenti più volatili quali prezzi di prodotti alimentari ed energetici, che ha fatto registrare un progresso dello 0,9%, in lieve flessione dall’1% della precedente rivelazione di Agosto.

La settimana macro statunitense si è aperta con la rivelazione dell’ indice CFNAI di Agosto. La FED di Chicago ha reso noto che il suddetto indicatore, nel mese in esame si è assestato a quota 0,18 punti, sugli stessi livelli di Luglio. Lievemente deluse le indicazioni degli analisti, che invece avevano pronosticato un aumento a 0,20 punti. Il CFNAI viene elaborato dalla Federal Reserve del distretto di Dallas utilizzato ben 85 diversi indicatori, ed i risultati ottenuti sono di rilevanza nazionale, in quanto utili a rilevare l’ andamento dell’ economia e delle pressioni inflazionistiche. Valori sopra la soglia dello zero indicano un tasso di espansione oltre la media storica, mentre letture sotto il valore zero, sono sinonimo di crescita minore rispetto alla media storica.

Battuta d’arresto per l’ indice manifatturiero del distretto di Dallas, che nel mese di si è assestato a 28,1 punti, in flessione dai 30,9 punti di Agosto. Gli analisti, invece, avevano pronosticato un aumento a 31 punti.

Cross EUR-USD in flessione dopo la brillante lettura dell’ indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, che secondo le stime rilasciate dal Conference Board, a Settembre, è volato a 138,4 punti ( massimo a 18 anni ), dai 134,7 punti del rilevazione precedente. Lettura nettamente migliore dei 132 punti indicati dagli analisti. Il sotto-indice relativo alla situazione si è invece assestato a 173,1 punti, in aumento dai 172,8 punti di Agosto; mentre la lettura relativa alle aspettative è cresciuta a 115,3 punti dai 109,3 punti della precedente stima mensile.

Segnali di crescita sono arrivati anche dal settore immobiliare statunitense, dove la consueta stima settimanale relativa al saldo delle nuove richieste di mutui ipotecari, secondo quanto riportato dalla nota diffusa dall’ MBA ( Mortgage Bankers Association ), nell’ ottava che si è conclusa il 21 Settembre, ha evidenziato un aumento del 2,9%, dopo il +1,6% della precedente lettura. Segno “ più “ anche per le vendite di case nuove nel mese di Agosto, che dopo flessioni mensili consecutive, hanno mostrato un aumento del 3,5%, assestandosi a 629 mila unità. La suddetta lettura, diffusa dal Dipartimento per il Commercio ha battuto i pronostici degli analisti, che invece avevano stimato un progresso limitato a +0,5%.

Euro giù e biglietto verde in ripresa dopo la forte crescita rivelata dalla stima preliminare degli ordinativi di beni durevoli nel mese di Agosto, in ascesa del 4,5%,contro il +2% del consensus. Il Bureau of the census ha inoltre rivisto al rialzo la precedente lettura mensile, che da -1,7% della stima flash è stata aumentata a -1,2%. Il dato” Core “ che esclude la categoria volatile dei trasporti è invece cresciuto dello 0,1%, al di sotto delle attese degli analisti, che invece avevano pronosticato un maggior aumento, a +0,4%. Corretta al rialzo anche la stima Core di Luglio, passata a+0,2% dalla precedente lettura, pari a+0,1%.

Come ampiamente atteso dagli analisti, la terza ed ultima lettura del PIL annualizzato statunitense, relativa al secondo trimestre dell’ anno, ha mostrato un progresso del 4,2%, rimarcando la netta crescita rispetto al 2% dei primi tre mesi dell’anno. Conferme anche per il dato sui consumi, in aumento del 3,8%, dal +0,9% del trimestre precedente. il saldo a sei mesi del Prodotto Interno Lordo della prima economia mondiale ha invece evidenziato +3,2%. Gli analisti sottolineano come la crescita sia stata sostenuta dal piano fiscale partorito dall’ amministrazione Trump, forte di ben 1.500 miliardi di dollari di investimenti.

Il Dipartimento per il Lavoro USA ha reso noto che le nuove richieste di sussidio di disoccupazione al 22 Settembre hanno fatto registrare un aumento a 214 mila unità, in salita dalle 202 mila unità del precedente saldo settimanale ( consensus 210 mila unità ). Oltre i pronostici degli analisti, anche le richieste totali di indennità, salite, nella settimana terminata il 15 Settembre, a 1,661 milioni di unità, in crescita da 1,645 milioni di unità della precedente rilevazione, ma tuttavia in calo rispetto al pronostico del mercato, pari a 1,678 milioni di unità
La stima preliminare relativa alle scorte all’ ingrosso del mese di Agosto diffusa dal Dipartimento per il Commercio ha rivelato un aumento dello 0,8% su base mensile, contro il +0,3% pronosticato dagli analisti ed il +0,6% della precedente stima mensile.

Frena l’ indice dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero di Chicago ( PMI ), che nel mese di Settembre ha subito una flessione a 60,4 punti dai 63,6 punti del mese precedente. Per il PMI di Chicago si è trattata della più bassa lettura degli ultimi 5 mesi, minore dei 62,6 punti indicati dagli analisti.

Chiusura d’ ottava in calo per la coppia EUR-USD, influenzata negativamente dal dato diffuso dal Bureau of Economic Analysis, secondo cui la crescita dei consumi delle famiglie negli Stati Unitiha evidenziato un aumento dello 0,3%, contro il +0,4% del mese precedente, ma in linea con quanto indicato dal consensus. I redditi personali hanno invece fatto registrare un progresso dello 0,3% contro il +0,4% pronosticato.

Corretta al ribasso la stima sulla fiducia dei consumatori statunitensi, secondo il dato elaborato dall’Università del Michigan ,nel mese di settembre, in via definitiva, si è stato assestata a 100,1 punti dai 100,8 della lettura flash. Le attese dagli analisti, invece, erano per un lieve aumento a 100,5 punti. In flessione anche la stima relativa alla condizione attuale, che dai 116,1 punti della stima preliminare è stata portata a 115,2 punti.

VISIONE CAMBIO EURO – DOLLARO SUL BREVE PERIODO

Cross EUR-USD nuovamente a contatto con l’ importante supporto che passa in area 1,16. Una chiusura settimanale sotto tale livello potrebbe nuovamente compromettere al ribasso il quadro tecnico della coppia EUR-USD sul brevissimo periodo. Considerato il recente affondo sui minimi plurimensili in area 1,13, inoltre, non è ancora giunta l’ ora di abbassare la guardia.

La coppia EUR-USD dopo essere volata sui massimi a 3 anni, sembra aver perso lo smalto che ha caratterizzato la seconda parte del 2017 ed i primi tre mesi del 2018. Dopo vari tentativi, la pressione ribassista ha sfondato al ribasso l’ importante supporto in area 1,18, conducendo le quotazioni anche sotto importante supporto in area 1,16, la cui rottura ha a sua volta scatenato un ulteriore ondata di vendite sui minimi da Luglio 2017 in area 1,13.

La visione di lungo periodo, invece, ci aveva detto che le quotazioni del cross EUR/USD dopo essere scivolate sotto i supporti di medio-lungo , in area 1,06 -1,07, aveva messo in atto un poderoso rialzo che, dopo aver superato la forte resistenza in area 1,12 aveva in un primo momento rotto i vecchi massimi di breve-medio periodo in area 1,16 e successivamente aveva saputo fare ancora meglio volando sopra quota 1,18, ex resistenza di medio-lungo periodo, divenuta supporto. In virtù dei rialzi appena descritti, il quadro grafico del cambio Euro – Dollaro era tornato a farsi nuovamente interessante nel medio-lungo periodo, in quanto la riconquista di area 1,18 aveva generato l’ allungo verso area 1,24-1,25. Al momento gli oscillatori di breve-medio periodo si sono scaricati dall’ ipercomprato e tendono all’ ipervenduto.

Dopo il salutare pull-back in area 1,17-1,15 la coppia non ha più avuto la forza di riportasi stabilmente oltre quota 1,18, in chiusura settimanale. La perdita del sostegno individuato in area 1,14 , in chiusura weekly avrebbe potuto compromettere in negativo il quadro grafico di medio-lungo periodo, favorendo ulteriori ribassi, con target in area 1,12. Scenario ribassista negato sul breve, soltanto in caso di ritorno in chiusura settimanale oltre area 1,18

STRATEGIA SETTIMANALE DI TRADING SUL CAMBIO EURO-DOLLARO

Buono il bilancio settimanale per il nostro trading system con sottostante la coppia EUR-USD, che ha preso profitto sul primo obiettivo indicato dalla strategia Long Intraday, nonché su 4 Target Price pronosticati dalla strategia Short: 2 nella versione Intraday 3 nella versione Over.

Lo scenario Long consiglia di attivare posizioni al rialzo nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 1,1635; Target Price individuati in area 1,1662 e 1,1706; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 1,159. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,1706, per cercare di sfruttare possibili allunghi prima in area 1,1733 e successivamente a 1,1778; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1,1662 in chiusura di candela oraria. Ed ancora, Long sulla forza, in caso di close orario maggiore di 1,1778, per tentare di prendere profitto in area 1,1806 e 1,1851, estesa ad 1,1924; stop loss nel caso in cui si verifichi un ritorno sotto 1,1706 in chiusura di candela giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di discesa in area 1,1349, per cogliere eventuali rimbalzi in area 1,142 e 1,1447, estesi ad 1,1518; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto quota 1,13 in chiusura di candela oraria o giornaliera.

Lo scenario Short, invece, suggerisce di attivare posizioni al ribasso, nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 1,159; Target Price attesi in prima battuta a 1,1562 e successivamente a 1,1518; Stop Loss in caso di ritorno oltre 1,1635 in chiusura di candela oraria. Mantenere la posizione ribassista in caso di chiusura oraria minore di 1,1518 per sfruttare possibili cali in area 1,1491 e 1,1447; fissare uno Stop Loss, con l’ intento di evitare eventuali perdite, in caso di ritorno sopra 1,1567 in chiusura di candela oraria o giornaliera.

Lecito rafforzare le posizioni Short in caso di discesa sotto area 1,1447 in chiusura oraria o giornaliera, per cavalcare eventuali affondi in area 1,142 e 1,1376 , estesi ad 1,1349; stop loss nel caso in cui si assista ad ritorno oltre quota 1,1518 in close orario. Consigliati Short Speculativi in caso di allunghi in area 1,1924 per cercare di sfruttare possibili pull-back in area 1,1851 e 1,1806, estesi a 1,1778; Stop Loss nel caso in cui il rialzo si spinga oltre 1,20 in chiusura di candela oraria o daily.

 

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