RIPRESA DEL DOLLARO FRENATA DALLA DELUDENTE LETTURA DELL’ INFLAZIONE USA

Settimana caratterizzata dall’ elevata volatilità per il cross EUR-USD, in balia degli eventi geopolitici che stanno tenendo in apprensione tutti i principali mercati mondiali, compreso quello del FOREX, in cui il biglietto verde catalizza, in rapporto con altre principali valute tra cui l’ Euro, la maggior parte degli scambi e dell’ attenzione di investitori e trader.

Il nuovo scontro verbale tra USA e Corea del Nord ha contribuito ad allontanare il cambio Euro-Dollaro dai massimi degli ultimi 2 anni e mezzo, oltre area 1,19, risollevando le sorti del biglietto verde.

La coppia è scivolata su un minimo a 5 sedute pari a 1,1687, salvo poi recuperare terreno e chiudere gli scambi di Venerdì 12 Agosto a 1,1822, traendo beneficio dal deludente dato relativo all’inflazione statunitense di Luglio, aumentata meno delle attese. L’ ottava si è conclusa con la moneta unica europea che si è apprezzata di poco più dello 0,40% rispetto alla chiusura della settimana precedente.

LE NOTIZIE ED I DATI MACRO PIU’ SENSIBILI PER IL CROSS EUR-USD

Come evidenziato in precedenza il dollaro aveva risalito la china nei confronti dell’ Euro approfittando delle nuove tensioni scoppiate tra USA e Corea del Nord, dopo che il regime nordcoreano ha minacciato il lancio di missili contro la base americana di Guam, nell’ Oceano Pacifico. La risposta di Trump non si è fatta attendere. Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che se Pyongyang farà delle azioni sconsiderate, gli USA sono pronti a mettere a ferro e fuoco il regime di Kim Jong-un.

Dal punto di vista macro il dato più rilevante ha riguardato i prezzi al consumo della prima economia mondiale che, nel mese di Luglio, hanno evidenziato un aumento minore delle attese, pari a +0,1%, mentre i pronostici degli analisti erano per una crescita al 2%. La deludente lettura dell’inflazione USA, come anticipato ha penalizzato il dollaro, ridando ossigeno alcross EUR_USD. L’indice ‘Core’ dei prezzi al consumo, al netto delle componenti più volatili quali alimentari ed energetiche, ha mostrato un incremento dello 0,1% congiunturale.

La lettura dell’ inflazione a stelle e strisce su base annua si è attestata a +1,7%, poco al di sotto delle attese degli analisti ( +1,8% ). La debole lettura dell’ indice IPC USA di Luglio potrebbe indurre la Federal Reserve a riconsiderare il terzo rialzo dei tassi d’interesse promesso per il 2017, un’ ipotesi paventata anche ad inizio ottava dal Presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, il quale ha dichiarato che la FED non ha bisogno di alzare i tassi nel breve termine, poiché difficilmente si assisterà ad un deciso aumento dell’ inflazione prima della fine del 2017, nonostante il buon andamento del mercato del lavoro. Fino ad ora, l’ istituto centrale americano ha considerato la debolezza dell’inflazione soltanto passeggero.

La sfilza di dati in arrivo dagli USA ha visto l’ indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, nella cosiddetta versione IBD/TIPP ( Investor’s Business Daily e TechnoMetrica Institute of Policy and Politics ) crescere nel mese di Agosto a 52,2 punti dai 50,2 punti di Luglio ( attese 50,2 punti ). Attestandosi oltre la soglia dei 50 punti che significa espansione, la lettura aveva contribuito a rafforzare il biglietto verde. A metà ottava è arrivata la diffusione del dato relativo all’ indice che misura le offerte di lavoro negli Stati Uniti (JOLTS, Job Openings And Labor Turnover Summary) che nel mese di Giugno è passato da 5,67 a 6,16 milioni di unità ( pronostici 5,74 milioni ).

Ancora buone notizie dal settore immobiliare, dove la scorsa settimana le nuove richieste di mutui ipotecari elaborate dalla Mortgage Bankers Association ( MBA ),ha evidenziato un + 3%, in netto aumento rispetto al -2,8% della precedente rilevazione.

I prezzi alla produzione negli USA, a Luglio sono scesi dello 0,1% rispetto alla lettura precedente. Deluse le attese degli analisti che invece si aspettavano un aumento dello 0,1%. Su base annua i prezzi alla produzione sono aumentati dell’ 1,9% contro il +2,2% atteso dal mercato.

Lettura favorevole al dollaro e al di sotto delle attese, per quanto riguarda le richieste di sussidio settimanale di disoccupazione negli USA, che nell’ ottava al 5 Agosto sono aumentate di 3.000 unità, attestatesi a 244.000 unità dalle 241.000 unità, riviste al rialzo ( +1.000 unità ), della precedente rilevazione. I pronostici degli analisti erano per una lettura in calo di 1.000 unità a 240.000 unità. La media mobile mensile, termometro più accurato per analizzare l’ andamento del mercato del lavoro, in quanto meno volatile rispetto alle singole rilevazioni settimanali, si è attestata a 241.000 unità, in calo di 1.000 unità rispetto all’ ottava precedente.

Le richieste di disoccupazione continua al 29 Luglio sono diminuite a 1,951 milioni di unità, risultando inferiori a 1,968 milioni di unità della rilevazione precedente e delle attese degli analisti ( 1,960 milioni di unità ).

STRATEGIA SETTIMANALE DI TRADING SUL CAMBIO EURO-DOLLARO

Buona la performance settimanale ottenuta dal nostro Trading System attivo sul mercato del FOREX che preso profitto su 3 obiettivi della strategia Long: 2 nella versione Intraday e 1 nella versione Over; nonché sul primo target price della strategia Short Intraday.

La visione rialzista attesa per la prossima settimana suggerisce di attivare posizioni Long nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria maggiore di 1,1829; Target Price individuati in area 1,1857 ed 1,1874, Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 1,1785. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,1874, per cercare di sfruttare possibili allunghi in area 1,1909 ed 1,194; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1,1822 in chiusura di candela oraria.

Ed ancora, Long sulla forza, in caso di close orario maggiore di 1,194, per tentare di prendere profitto in area 1,1975 ed 1,1992 estesa a 1,2047; stop loss nel caso in cui si verifichi un ritorno sotto 1,1846 in chiusura di candela giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di discesa in area 1,1513, per cogliere eventuali rimbalzi in area 1,159 ed 1,163, estesa a 1,1657; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1,148 in chiusura di candela oraria.

La visione short, invece, prevede l’ apertura di posizioni ribassiste, nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria minore di 1,1785; Target Price attesi in prima battuta a 1,1739 e successivamente a 1,1712; Stop Loss in caso di ritorno oltre 1,1829 in chiusura di candela oraria. Mantenere la posizione ribassista in caso di chiusura oraria minore di 1,1712 per sfruttare possibili cali in area 1,1657 ed 1,163; fissare uno Stop Loss, con l’ intento di evitare eventuali perdite, in caso di ritorno sopra 1,1785 in chiusura di candela oraria o giornaliera. Previsti ulteriori Short in caso di discesa sotto area 1,163 in chiusura oraria o giornaliera, per cavalcare eventuali affondi in area 1,159 ed 1,154, estesi a 1,1513; stop loss nel caso in cui si assista ad ritorno oltre quota 1,1712 in close orario.

Consigliati Short Speculativi in caso di ulteriori rialzi in area 1,2047 per cercare di sfruttare possibili pull-back in area 1,1992 ed 1,1916; Stop Loss nel caso in cui il rialzo si spinga oltre 1,2093 in chiusura di candela oraria o daily.

Entreremo nuovamente Long Multiday in caso di pull-back di area a 1,12 – 1,125, fissando il Target Price in area 1,14 -1,145. Stop Loss da applicare rigorosamente in caso di perdita di area 1,10 in chiusura di candela giornaliera.

VISIONE CAMBIO EURO – DOLLARO SUL BREVE PERIODO

Dal punto di vista tecnico, le quotazioni del cross EUR/USD dopo essere scivolate sotto i supporti di breve-medio periodo, in area 1,067 -1,07, hanno messo in atto un poderoso rialzo che, dopo aver superato la forte resistenza in area 1,08 hanno in un primo momento rotto i vecchi massimi di breve-medio periodo in area 1,12 e successivamente hanno saputo fare ancora meglio volando sugli attuali massimi a 30 mesi, abbondantemente sopra quota 1,18. In virtù dei rialzi appena descritti, il quadro grafico del cambio Euro – Dollaro è ritornato a farsi nuovamente interessante anche nel medio-lungo periodo, in quanto la riconquista di area 1,12 ha generato l’ allungo verso area 1,16-1,18. Al ribasso, quindi, area 1,12 diventa il supporto fondamentale per la pista rialzista appena evidenziata, la cui rottura potrebbe attivare nuove discese in area 1,10 in un primo momento e successivamente in area 1,085 -1,08.

Dando un rapido sguardo al quadro grafico del cross EUR/USD è facile notare come le quotazioni siano state compresse per oltre 2 anni dentro l’ ampia congestione 1,05 -1,15. La fuoriuscita dal range verificata da due settimane potrebbe gettare le basi per ulteriori rialzi con obiettivi in area 1,20.

Fino a pochissimo tempo fa, comprare sui minimi ( 1,05 ) e vendere sui massimi ( 1,15 ) aveva un senso, ed in più occasioni aveva dato ottimi frutti. Adesso, essendo stata rotta al rialzo la parte alta della congestione, per le operazioni contro-trend si consiglia di operare con estrema cautela, in quanto la corsa della moneta unica europea sul medio-lungo periodo sembra proiettata in area 1,20, resistenza di lungo periodo, senza però escludere possibili pull-back in area 1,14-1,15, per scaricare gli oscillatori di breve dall’ ipercomprato.

 

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