IL CAMBIO EUR-USD PER LA PRIMA VOLTA SOTTO AREA 1,18 NEGLI ULTIMI 5 MESI

Quinta settimana consecutiva in calo per il cambio EUR-USD, che scendendo su un minimo a 5 sedute pari a 1,1749 ha ritoccato verso il basso i minimi degli ultimi 5 mesi. Il fallito tentativo di riportarsi sopra l’ importante soglia tecnica rappresentata da quota 1,20 ha scatenato ulteriori vendite. La rimonta della coppia di valute più scambiate sul mercato del Forex si è infatti arrestata a su un top intraday a quota 1,199.

LE NEWS ED I DATI MACRO PIU’ IMPORTANTI PER IL CROSS EUR-USD

Quella appena archiviata è stata ancora una settimana con dati macro poco esaltanti arrivati dall’ Eurozona, che hanno visto in prima battuta la produzione industriale del mese di Marzo crescere dello 0,5% mese su mese, ma meno di quanto atteso dagli analisti, che invece avevano indicato un aumento più cospicuo, pari a +0,7%. Corretto al ribasso anche il dato di Febbraio, passato da -0,8% a -0,9%, su base mensile, e da +2,9% a +2,6% su base annua. La lettura che riflette il dato sull’ Europa dei 28 si è invece assestata a+3%, deludendo nuovamente le aspettative degli analisti che invece avevano ipotizzato un rialzo del 3,6%.

Migliorano le aspettative di crescita nell’ area Euro nel mese di Maggio, secondo quanto reso noto dall’ indice ZEW, aumentato a 2,4 punti, da 1,9 punti della precedente stima. Il suddetto indicatore prende il nome dal Zentrum für Europäische Wirtschaftsforschung e mensilmente raccoglie ed elabora le indicazioni rilasciate da 350 esperti del mercato finanziario. Il sondaggio ZEW relativo alla prima economia dell’ area Euro, ovvero quella tedesca, è invece rimasto stabile a -8,2 punti, come da consensus. Variazione migliore delle attese, invece, per il sottoindice della situazione corrente, sceso a 87,4 punti dagli 87,9 punti di Aprile, ma ben oltre gli 85,5 punti indicati dagli analisti.

Conferme della lettura preliminare sono arrivate dalla seconda stima del Prodotto Interno Lordo dell’ Eurozona, relativo al primo trimestre 2018, in crescita dello 0,4% su base mensile, mentre l’ aumento su base annua, ovvero rispetto allo stesso periodo del 2017 è stato pari a+2,5%.

Cross EUR-USD che ha accelerato al ribasso, sfondando quota 1,18, dopo il rallentamento evidenziato dall’ inflazione nell’ Eurozona, che nel mese di Aprile si è assestata all’1,2%, frenando dal +1,3% dello stima precedente. Su base mensile, invece, si è registrato un +0,2%. I dati diffusi dall’ ISTAT sono stati comunque conformi con le anticipazioni arrivate nel corso delle settimane precedenti. Su base annua, rispetto ad Aprile 2017, l’ indice dei prezzi al consumo nell’ area Euro si è invece assestato a+1,9%.

Da oltreoceano, invece, il Dipartimento per il Commercio Statunitense ha reso noto che le vendite al dettaglio USA, nella lettura finale del mese di Aprile, hanno evidenziato un rialzo dello 0,8%, in progresso rispetto al +0,6% della stima flash. Al netto delle categorie più volatili, ovvero nella versione “ core “, il suddetto dato, come da pronostico si è assestato a+0,3%. Corretta al rialzo, invece, la rivelazione del mese precedente, rivista a +0,4% da +0,2% della prima lettura. Una revisione che ha dato ulteriore benzina al biglietto verde, indebolendo la coppia EUR-USD, poiché la risalita delle vendite al dettaglio il più delle volte anticipa una ripresa della spesa dei consumatori.

Migliora anche l’ andamento dell’ attività manifatturiera nello stato di New York. Secondo la stima di Maggio, infatti, l’ indice Empire State Manufacturing è balzato a 20,1 punti, in crescita dai 15,8 punti del mese di Aprile. Battuti i pronostici degli analisti, che invece avevano indicato una lieve flessione a 15 punti.

Stabili le scorte delle imprese statunitensi nel mese di Marzo, che hanno evidenziato una variazione su base mensile nulla, mentre le attese degli analisti erano per un lieve aumento dello 0,2%.
Ricca di dati la settimana sul fronte immobiliare a stelle e strisce. La Mortgage Bankers Association ( MBA ), per la seconda ottava consecutiva, ha reso noto che il saldo settimanale delle richieste di nuovi mutui ipotecari ha evidenziato una flessione, scendendo del 2,7%, dopo il -0,4% della precedente lettura. L’ indice che misura la fiducia dei costruttori edili nel mese di Maggio ha invece messo in luce un progresso a 70 punti, dai 68 punti di Aprile. Lettura in calo per il saldo dei permessi edilizi di Aprile, in flessione dell’1,8% rispetto alla stima di Marzo, che a sua volta è stata corretta al rialzo, passando a +4,1% dal +2,5% della lettura preliminare. Lettura quella di Aprile, lievemente migliore delle indicazioni degli analisti, che invece indicavano una discesa lievemente più accentuata, pari a -2,1%. Variazione negativa per l’ indice relativo alle nuove costruzioni negli USA, che lo scorso mese ha evidenziato una contrazione del 3,7%, facendo peggio del -0,7% atteso dagli analisti. Rivista al rialzo, invece, la stima preliminare di Marzo, passata da +1,9% a +3,6% finale.

Migliore delle attese, invece, la produzione industriale di Aprile, in progresso dello 0,7% su base mensile, mentre il consensus degli analisti era per una crescita più contenuta, pari a+0,6%. Rivisto al ribasso, invece, il dato di Marzo, passato da +0,7% a +0,5%. Stenta ancora a ritornare ai livelli pre-crisi ( 80% ), invece, la capacità di utilizzo degli impianti, in crescita al 78% dal 77,6% del mese precedente ( corretto dal 78% ).

Cambio Euro-Dollaro in lieve recupero dopo che il Dipartimento per il Lavoro ha fatto sapere che, nella settimana conclusa il 12 Maggio, il saldo settimanale delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti è aumentato a +222 mila unità, assestandosi oltre le 215 mila unità pronosticate dagli analisti ed evidenziando una crescita di 11 mila unità, rispetto alla stima della precedente ottava. La media mobile mensile, termometro più affidabile rispetto alle singole rilevazioni settimanali, è scesa di 2.750 unità, portandosi a 213.250 unità, livello più basso dal 1969. Le indennità totali di sussidio si sono invece assestate ad 1,71 milioni di unità, in discesa di 87 mila unità, rispetto alla precedente stima settimanale, toccando il minimo dal 1973.

Netto miglioramento per le condizioni delle imprese manifatturiere nel distretto federale di Philadelphia. La stima di Maggio del cosiddetto Philly Fed Index ha evidenziato un balzo a 34,4 punti, in salita dai 23,2 punti di Aprile. Battute le attese degli analisti, che invece avevano stimato una flessione a 21,1 punti. Dai dettagli è emerso che la spesa per gli investimenti ha subito una battuta d’ arresto, scendendo a +21,6 da +29,8. Rallentano anche le condizioni di business, in frenata da +40,7% a +38,7%, mentre la componente occupazione ha evidenziato una crescita da +27,1 a +30,2. L’ indice dei prezzi pagati è invece diminuito a +52,6 punti da +56,4 punti, mentre i nuovi ordinativi hanno fatto registrare un balzo a +40,6 punti da +18,4 punti della precedente lettura.

Il sipario sulla settimana macro statunitense è calato con la rivelazione del Superindice statunitense del mese di Aprile, che stando a quanto reso noto dal Conference Board ha evidenziato un progresso dello 0,4% rispetto a Marzo. Per il cosiddetto Leading Indicator, che stima le prospettive di crescita negli Stati Uniti, si è trattata di una lettura in linea con quanto indicato dagli analisti.
L’ ottava macro oltreoceano si è chiusa con il rialzo dello 0,4% evidenziato dalla lettura del Superindice del mese di Aprile, diffusa dal Conference Board. Conosciuto anche come Leading Indicator, il termometro che stima le prospettive di crescita negli USA ha rispettato le indicazioni rilasciate dagli analisti interpellati.

VISIONE CAMBIO EURO – DOLLARO SUL BREVE PERIODO

La coppia EUR-USD dopo essere volata sui massimi a 3 anni, sembra aver perso lo smalto che ha caratterizzato la seconda parte del 2017 ed i primi tre mesi del 2018. Dopo vari tentativi, la pressione ribassista ha sfondato al ribasso l’ importante supporto in area 1,20, conducendo le quotazioni anche sotto importante supporto di medio periodo in area 1,18 .

La visione di lungo periodo, invece, ci ha detto che le quotazioni del cross EUR/USD dopo essere scivolate sotto i supporti di medio-lungo , in area 1,067 -1,07, hanno messo in atto un poderoso rialzo che, dopo aver superato la forte resistenza in area 1,12 hanno in un primo momento rotto i vecchi massimi di breve-medio periodo in area 1,16 e successivamente hanno saputo fare ancora meglio volando sopra quota 1,18, ex resistenza di medio-lungo periodo, divenuta supporto. In virtù dei rialzi appena descritti, il quadro grafico del cambio Euro – Dollaro era tornato a farsi nuovamente interessante nel medio-lungo periodo, in quanto la riconquista di area 1,18 aveva generato l’ allungo verso area 1,24-1,25.

Al ribasso, quindi, area 1,18 diventa il supporto fondamentale per la pista rialzista appena evidenziata, la cui rottura potrebbe attivare nuove discese in area 1,16 in un primo momento e successivamente in area 1,14. Dando un rapido sguardo al quadro grafico del cross EUR/USD è facile notare come le quotazioni siano state compresse per oltre 2 anni dentro l’ ampia congestione 1,05 -1,16. La fuoriuscita dal range ha gettato le basi per centrare l’ obiettivo primario in area 1,22 e successivamente prendere profitto verso l’ obiettivo finale posto in area 1,25. Al momento gli oscillatori di breve-medio periodo si sono scaricati dall’ ipercomprato. Per il proseguo del rialzo, dopo il salutare pull-back in area 1,19-1,20, sarebbe opportuno continuare a consolidare sopra quest’ ultimo livello o mal che vada non scendere di molto sotto area 1,18, poiché le quotazioni potrebbero avvitarsi ulteriormente verso il basso, in area 1,16.

STRATEGIA SETTIMANALE DI TRADING SUL CAMBIO EURO-DOLLARO

Buona la performance settimanale realizzata dal nostro trading system con sottostante la coppia Euro-Dollaro, che ha preso profitto su 3 obiettivi pronosticati dalla strategia Short: 2 nella versione Intraday ed 1 nella versione Over, nonché sul primo target price della strategia Long Intraday.

La visione rialzista consiglia di attivare posizioni Long nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 1,181; Target Price individuati in area 1,184 ed 1,1885; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 1,1766. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,1885, per cercare di sfruttare possibili allunghi in area 1,1913 ed 1,1959; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1,181 in chiusura di candela oraria. Ed ancora, Long sulla forza, in caso di close orario maggiore di 1,1959, per tentare di prendere profitto in area 1,1987 ed 1,203, estesa ad 1,2107; stop loss nel caso in cui si verifichi un ritorno sotto 1,1885 in chiusura di candela giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di discesa in area 1,153, per cogliere eventuali rimbalzi in area 1,1594 ed 1,1662, estesi ad 1,1694; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1,146 in chiusura di candela oraria o giornaliera.

La visione ribassista, invece, suggerisce di attivare posizioni Short, nel caso in cui si registri una chiusura oraria minore di 1,1766; Target Price attesi in prima battuta a 1,174 e successivamente a 1,1694; Stop Loss in caso di ritorno oltre 1,181 in chiusura di candela oraria. Mantenere la posizione ribassista in caso di chiusura oraria minore di 1,1694 per sfruttare possibili cali in area 1,1666 ed 1,1622; fissare uno Stop Loss, con l’ intento di evitare eventuali perdite, in caso di ritorno sopra 1,1766 in chiusura di candela oraria o giornaliera.

Lecito rafforzare le posizioni Short in caso di discesa sotto area 1,1622 in chiusura oraria o giornaliera, per cavalcare eventuali affondi in area 1,1594 ed 1,1555, estesi ad 1,153; stop loss nel caso in cui si assista ad ritorno oltre quota 1,174 in close orario. Consigliati Short Speculativi in caso di allunghi in area 1,2107 per cercare di sfruttare possibili pull-back in area 1,203 ed 1,1987, estesi a 1,1913; Stop Loss nel caso in cui il rialzo si spinga oltre 1,218 in chiusura di candela oraria o daily.

Siamo entrati Long Multiday a quota 1,1825, come indicato da tempo nelle precedenti rubriche di analisi tecnica sul cambio Euro-Dollaro, ed abbiamo preso profitto in prossimità del primo target price indicato in area 1,20. Abbassiamo il prossimo livello di acquisto multiday in area 1,16, per puntare ad un ritorno in area 1,20-1,205 dove eventualmente prenderemo ancora profitto. Stop Loss da far scattare rigorosamente in caso di ulteriore affondo sotto area 1,14 in chiusura daily.

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