ANALISI TECNICA CAMBIO EURO-DOLLARO
CROSS EUR-USD RITORNA SOPRA QUOTA 1,19 DOPO LETTURA VERBALI MINUTE BCE E FED. VOLANO INDICE IFO TEDESCO E PMI MANIFATTURIERO UE

Con un finale di ottava scoppiettante ( +0,68% seduta 24/11 ), il cross EUR-USD si è riportato sui massimi a due mesi, evidenziando un rialzo settimanale dell’ 1,20%, a quota 1,1932, dopo aver toccato un massimo intraday a 1,1945. Dopo una falsa partenza che ha visto l’ Euro cedere terreno contro il biglietto verde fino ad un minimo a quota 1,1713. Lo scivolone di inizio ottava è stato causato delle tensioni politiche scoppiate in Germania dovute alla rottura delle trattative tra la cancelliera Angela Merkel ed il partito liberale tedesco per cercare di formare un nuovo governo di coalizione. Scongiurata per il momento l’ipotesi di ritornare alle urne, la moneta unica europea ha recuperato tutto il gap ribassista ed ha accelerato al rialzo spinta dalle ottime indicazioni macro arrivate nelle giornate successive e dalle indicazioni emerse dalla lettura delle minute della BCE.

LE NEWS ED I DATI PIU’ IMPORTANTI PER IL CAMBIO EUR-USD

Dalla lettura dei verbali della riunione della Banca Centrale Europea del 25-25 Ottobre scorsi si è venuto a conoscenza che la decisione di non dare ancora una precisa scadenza al piano di Quantitative Easing è stata supportata a larga maggioranza dai membri del board operativo dell’ istituto centrale di Francoforte, e che la priorità rimane quella di mantenere l’ inflazione sopra la soglia auspicata del 2%.

Il cross EUR-USD si è decisamente impennato verso l’ alto dopo la lettura dell’indice IFO tedesco e la rilevazione del PMI manifatturiero dell’ Eurozona, che hanno evidenziato dei risultati oltre le aspettative, certificando la grande ripresa economica in atto. Nel dettaglio, l’indagine condotta sulla fiducia delle aziende tedesche ( indice IFO tedesco ), attraverso il sentiment degli imprenditori ha evidenziato un aumento a 117,5 punti, dai 116,8 punti della precedente rilevazione, mentre le attese degli analisti erano per un valore pari a 116,7 punti.

Ulteriori segnali incoraggianti per l’economia dell’ Eurozona sono arrivati con l’ ottima lettura dell’ indice Purchasing Managers Index di Novembre, volato a 60 punti, dai 58,5 punti della precedente lettura mensile ( consensus 58,3 punti ). Una lettura di indice oltre quota 50 indica espansione, mentre un dato inferiore a quota 50 indica contrazione. In crescita anche l’indice PMI servizi, che nel mese di Novembre si è attestato a 56,2 punti, dai 55 punti del dato di Ottobre, mentre gli analisti avevano pronosticato un dato pari a 55,1 punti.

Balzo in avanti anche per l’ indicatore della fiducia dei consumatori che, in via preliminare, a Novembre, pur evidenziando una lettura pari a 0,1 punti è migliorato da -1,1 punti della rilevazione mensile precedente. Le attese degli analisti, invece, non si spingevano oltre -0,8 punti. Salito anche l’ indice relativo alle aspettative di business, in crescita a 111 punti, dai 109,2 punti della precedente lettura, mentre le attese degli analisti erano per una lettura in flessione a 108,8 punti. Le condizioni attuali, invece, si sono attestate a 124,4 punti, deludendo leggermente i pronostici degli analisti, pari a 125 punti, e scivolando al di sotto dei 124,8 punti della lettura di Ottobre.

Dai verbali delle minute dell’ ultima riunione della Federal Reserve si è capito che, con quasi certezza a Dicembre, la banca centrale USA effettuerà il terzo rialzo dei tassi di quest’ anno. Allo stesso tempo è emersa l’ indecisione di molti membri del FOMC, di procedere ad ulteriori rialzi per il 2018 ad un ritmo sostenuto, come indicato nei meeting dei mesi scorsi ( 3 manovre). A preoccupare gli esponenti del board operativo è soprattutto il livello d’inflazione che stenta a portarsi verso la soglia del 2%, ma anche le possibili ripercussioni che un calo degli indici azionari potrebbe provocare sull’ economia reale.

Ad inizio ottava, il dollaro ha beneficiato del balzo in avanti evidenziato dall’ indice Chicago Fed National Activity Index ( CFNAI ), termometro dell’attività economica di una delle più importanti aree industriali negli USA, che ad Ottobre è salito a 0,65 punti, dai 0,36 punti della rilevazione mensile precedente. I pronostici degli analisti invece erano per una discesa a 0,2 punti. Una valore di CFNAI sopra lo zero è sinonimo di espansione, mentre sotto lo zero implica una contrazione.

Buone indicazioni per l’ economia a stelle e strisce sono arrivati dal settore immobiliare, dove le vendite di case esistenti, nel mese di Ottobre sono aumentate a 5,48 milioni di unità, dai 5,37 milioni di unità della precedente rilevazione mensile, mentre le attese degli analisti, invece, erano per rialzo più contenuto, pari a 5,42 milioni di unità. In crescita anche le nuove richieste di mutui ipotecari, il cui saldo, secondo il report curato da MBA ( Mortgage Bankers Association ) al 17 Novembre, è cresciuto dello 0,1% a 402,4punti. Dai dettagli del rapporto MBA si evince inoltre, che l’ indice che misura i rifinanziamenti è sceso del 4,8%, a 1.306,1 punti.

Il Dipartimento per il Lavoro USA ha invece reso noto che, nella settimana che si è conclusa il 18 Novembre, il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti si è attestato a 239 mila unità ( consensus 240 mila unità ),in calo di 13 mila unità, dal dato corretto al rialzo della settimana precedente, incrementato a 252 mila unità, da 249 mila unità della stima preliminare. Le richieste continue di sussidio, invece, sono aumentate a 1,904 milioni di unità, nella settimana che si è conclusa l’ 11 Novembre, in crescita rispetto a 1,868 milioni di unità dell’ ottava precedente ed in rialzo rispetto a 1,880 milioni di unità stimate dagli analisti. La media mobile mensile, invece, termometro più affidabile, poiché meno volatile rispetto alle singole rilevazioni settimanali, ha fatto registrare un aumento di 1.250 unità, a 239.750, unità.

Cross EUR-USD in rialzo, con il biglietto verde in affanno anche rispetto alle principali valute mondiali dopo l’ inaspettata discesa della stima preliminare degli ordini di beni durevoli negli USA, che nel mese di Ottobre hanno evidenziato un calo dell’ 1,2%, contro un aumento dello 0,3% atteso dagli analisti. Corretta al rialzo, invece, la lettura di Settembre, vista in crescita al 2,2% dal 2% della prima stima. Lettura in salita, invece, per il dato “ Core “al netto dei trasporti, in rialzo dello 0,4% ( attese +0,5% ), mentre la precedente lettura mensile è stata rivista al rialzo dallo 0,7% all’ 1,1%.

Dollaro ulteriormente indebolito dalla lettura finale dell’ indice dei consumatori USA del mese di Novembre, elaborato dall’ Università del Michigan ed attestatosi a 98,5 punti, in discesa dai 100,7 punti della precedente lettura mensile, ma tuttavia al di sopra della stima preliminare, pari a 97,8 punti. Le proiezioni sull’ inflazione, nel mese in corso, invece, sono calate ad un tasso destagionalizzato del 2,5%, in discesa dal 2,6 della stima preliminare. Lettura nonostante tutto migliore del 2,4% evidenziando nel mese di Ottobre.

Biglietto verde che ha continuato ad incrementare le perdite dopo la diffusione del dato PMI composito USA del mese di Novembre, in calo a 54,6 punti, dai 55,2 punti della lettura di Ottobre.
Nel dettaglio, la componente manifatturiera ha fatto registrare un calo a 53,8 punti ( attese 54,8 punti ) dai precedenti 54,6 punti, con la voce produzione in discesa a 54,3 punti, dai 54,6 punti della precedente lettura. Il Purchasing Manager Index Servizi, invece, si è attestato a 55,9 punti dai 54 punti della scorsa rilevazione mensile.

STRATEGIA SETTIMANALE DI TRADING SUL CAMBIO EURO-DOLLARO

Buono il bilancio settimanale realizzato dal nostro Trading System attivo sul mercato del FOREX, che ha centrato 3 obiettivi della strategia rialzista: 2 nella versione Intraday ed 1 nella versione Over, nonché il primo obiettivo della strategia Short Intraday.

La visione rialzista suggerisce l’apertura di posizioni Long nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 1,1953; Target Price individuati in area 1,1982 ed 1,2027, Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 1,1907. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,2027, per cercare di sfruttare possibili allunghi in area 1,2054 ed 1,21; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1,1932 in chiusura di candela oraria. Ed ancora, Long sulla forza, in caso di close orario maggiore di 1,21, per tentare di prendere profitto in area 1,213 ed 1,2175, estesa ad 1,225; stop loss nel caso in cui si verifichi un ritorno sotto 1,2027 in chiusura di candela giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di discesa in area 1,1617, per cogliere eventuali rimbalzi in area 1,1689 ed 1,1734, estesa ad 1,179; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1,1545 in chiusura di candela oraria o giornaliera.

La visione ribassista, invece, prevede l’ apertura di posizioni Short, nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria minore di 1,1907; Target Price attesi in prima battuta a 1,1863 e successivamente a 1,1817; Stop Loss in caso di ritorno oltre 1,1953 in chiusura di candela oraria. Mantenere la posizione ribassista in caso di chiusura oraria minore di 1,1817 per sfruttare possibili cali in area 1,179 ed 1,1762; fissare uno Stop Loss, con l’ intento di evitare eventuali perdite, in caso di ritorno sopra 1,1932 in chiusura di candela oraria o giornaliera. Lecito rafforzare le posizioni Short in caso di discesa sotto area 1,1762 in chiusura oraria o giornaliera, per cavalcare eventuali affondi in area 1,1734 ed 1,1689, estesi a 1,1617; stop loss nel caso in cui si assista ad ritorno oltre quota 1,1817 in close orario. Consigliati Short Speculativi in caso di allunghi in area 1,225 per cercare di sfruttare possibili pull-back in area 1,2175 ed 1,213, estesa ad 1,21; Stop Loss nel caso in cui il rialzo si spinga oltre 1,232 in chiusura di candela oraria o daily.

Entreremo nuovamente Long Multiday in caso di pull-back di area a 1,14 – 1,145, fissando il Target Price in area 1,16 -1,165. Stop Loss da applicare rigorosamente in caso di perdita di area 1,125 in chiusura di candela giornaliera.

VISIONE CAMBIO EURO – DOLLARO SUL BREVE PERIODO

Il quadro tecnico del cross EUR-USD nel breve-medio periodo con la riconquista di area 1,19 potrebbe rimettersi in sesto e puntare nuovamente verso area 1,20-1,205. . Dal punto di vista tecnico, infatti, le quotazioni del cross EUR/USD dopo essere scivolate sotto i supporti di medio-lungo , in area 1,067 -1,07, hanno messo in atto un poderoso rialzo che, dopo aver superato la forte resistenza in area 1,08 hanno in un primo momento rotto i vecchi massimi di breve-medio periodo in area 1,12 e successivamente hanno saputo fare ancora meglio volando sui massimi ad oltre 30 mesi, abbondantemente sopra quota 1,18 ( resistenza di medio-lungo periodo ).

In virtù dei rialzi appena descritti, il quadro grafico del cambio Euro – Dollaro è ritornato a farsi nuovamente interessante nel medio-lungo periodo, in quanto la riconquista di area 1,12 ha generato l’ allungo verso area 1,16-1,18. Al ribasso, quindi, area 1,14 diventa il supporto fondamentale per la pista rialzista appena evidenziata, la cui rottura potrebbe attivare nuove discese in area 1,12 in un primo momento e successivamente in area 1,10. Dando un rapido sguardo al quadro grafico del cross EUR/USD è facile notare come le quotazioni siano state compresse per oltre 2 anni dentro l’ ampia congestione 1,05 -1,15.

La fuoriuscita dal range sembrava aver gettato le basi per ulteriori rialzi con obiettivi in area 1,22, che rimangono tuttavia ancora validi. Fino a pochissimo tempo fa, comprare sui minimi ( 1,05 ) e vendere sui massimi ( 1,15 ) aveva un senso, ed in più occasioni aveva dato ottimi frutti. Adesso, essendo stata rotta al rialzo la parte alta della congestione, per le operazioni contro-trend si consiglia di operare con estrema cautela, in quanto la destinazione finale della coppia, sul breve-medio, periodo potrebbe essere identificata in area 1,24.

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