Per avere successo nel trading, tutto ciò che si deve fare è anticipare i movimenti futuri del mercato. Per fare questo, però, il trader deve prestare particolare attenzione alle proprie emozioni: paura e speranza. La speculazione e tutt’altro che un mera congettura, è basata su rigide regole che devono essere seguite. In questa guida ci occuperemo proprio di comprendere il mercato, sfruttarlo e anticiparlo per portare a casa maggiori profitti.

Indice
Come avere successo nel trading online anticipando il mercato
In molte occasioni sono andato a dormire chiedendomi perché non fossi stato in grado di prevedere un certo movimento, e mi svegliavo di notte con qualche idea su qualche nuova formula di investimento. Ero impaziente di svegliarmi la mattina per analizzare i dati passati in cerca di qualche nuova idea.
Molte volte le mie intuizioni erano tutt’altro che corrette. Ma non importava, ciò che contava era la mia motivazione ed il fatto che con il tempo stavo abituando la mia mente a memorizzare i dati passati in modo da poterli usare come guida per il futuro.

La mia costante applicazione ha dimostrato che non accade mai niente di nuovo nei mercati. C’è solamente il tempo per speculare e il tempo per non speculare. Un vecchio adagio dice: “Puoi vincere una corsa di cavalli, ma non puoi vincere tutte le corse”.
Le performance del passato sotto condizioni simili, assumono un valore inestimabile per uno speculatore. A quel punto si potrebbe ignorare l’opinione personale e basarsi solamente sul mercato stesso. Il mercato non sbaglia mai, le opinioni sbagliano spesso.
Bisogna però ricordare che dopo aver formato una propria opinione definita sul mercato, non dobbiamo essere ansiosi di seguirla. Le fragilità dell’uomo sono i nemici maggiori di uno speculatore o di un investitore, queste, se non tenute a bada, possono portare alla loro bancarotta.
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2 regole per guadagnare nel trading online
Le due maggiori emozioni alle quali uno speculatore deve prestare maggiore attenzione sono la paura e la speranza.

Ammettiamo che tu compri delle azioni a 30$ e che queste raggiungano rapidamente i 32$. Immediatamente inizi ad avere paura che non riuscirai ad incassare il profitto, o che il giorno dopo questo si sarà assottigliato. Perché dovresti avere paura di perdere due punti di profitto che il giorno prima neanche avevi?
Se hai guadagnato due punti con un giorno, potresti guadagnarne altrettanti il giorno dopo, se l’operazione è corretta, non avere fretta di prendere i profitti. Sai di avere ragione, perché se non l’avessi non avresti guadagnato così tanto. Perciò lascia correre i profitti, almeno fino a che il mercato non ti fornirà una motivazione valida per incassarli.
Supponiamo ora che tu abbia comprato delle azioni sempre a 30$, ma che il giorno dopo queste scendano a 28$. A questo punto dovresti essere spaventato dal fatto che la perdita possa aumentare, invece no, consideri questo solo come una reazione temporanea, come un fatto momentaneo. È questo invece il momento in cui dovresti essere preoccupato, il momento in cui dovresti proteggerti vendendo le azioni e minimizzando le perdite.
Sono fermamente convinto che chiunque abbia l’istinto da speculatore sia in grado di sviluppare un metodo da utilizzare come guida per gli investimenti. La speculazione e tutt’altro che un mera congettura, è basata su rigide regole che devono essere seguite.
E regole che si adattano a me, potrebbe non funzionare con te. Ma perché questo? Perché le guide non sono mai corrette al 100% e io potrei interpretare dei risultati diversamente da un’altra persona. A me per esempio non piacciono i grafici, poiché li reputo troppo confusi, io preferisco utilizzare soltanto i dati del passato. Perché in questo modo riesco ad avere una visione più chiara di quello che sta accadendo.
Speculazione e investimento nel trading online

Una delle regole principali è quella di non confondere la speculazione con l’investimento. Quante volte hai sentito un investitore dire: “Io non mi preoccupo delle oscillazioni di mercato. Quando compro un titolo lo compro come investimento e se questo scenderà non importa, prima o poi risalirà.” Ma sfortunatamente per gli investitori le azioni spesso cambiano le loro condizioni e i titoli acquistati originariamente come investimenti possono diventare titoli speculativi e far evaporare il capitale dell’investitore.
Dal mio punto di vista, gli investitori sono grandi scommettitori. Essi fanno una scommessa, restano con questa scommessa aperta, poi se questa è sbagliata perdono tutto. Uno speculatore potrebbe comprare nello stesso momento, ma poi, se si accorge che il titolo sta iniziando a scendere, egli vende le azioni minimizzando la perdita. Alcuni pensieri sbagliati si annidano di solito nella mente delle persone.
Il primo è: mai vendere un titolo solo perché pensiamo che sia salito troppo. Nessuno può stabilire il punto dal quale il titolo invertirà ed inizierà a scendere. Dall’altra parte, mai comprare un titolo perché sembra che abbia un prezzo scontato. Se il titolo sta scendendo, molto probabilmente lo sta facendo per una buona motivazione. All’inizio di un movimento tu noterai alti volumi di contrattazioni con un graduale aumento dei prezzi.
Poi avverrà ciò che io chiamo una “correzione normale.” Durante questa reazione i volumi saranno inferiori rispetto ai giorni precedenti, questo è normale. Non abbiate paura dei movimenti normali, preoccupatevi piuttosto dei movimenti anormali. In qualche giorno l’attività riprenderà, e se il movimento è reale il prezzo tornerà agli alti livelli precedenti.
Il titolo andrà così a formare un nuovo massimo il quale inizialmente non sarà troppo distante dal massimo precedente.
Un grande speculatore una volta mi disse: “Quando vedo un segnale di pericolo, io non mi metto a discutere. Io chiudo la posizione! Poi, qualche giorno dopo, se tutto torna apposto posso rientrare nella posizione.”
Ogni speculatore di giudizio dovrebbe allarmarsi dai segnali di pericolo. Purtroppo molti esitano e guardano il mercato muoversi dalla parte opposta, quindi dicono: “Uscirò sul prossimo rialzo!” Ma quando il prossimo rally avviene essi si scordano dei loro intenti credendo che il mercato si stia comportando bene.
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Trading online: errori da evitare
Molta gente, eccitata dal trading, non riesce a farne a meno e finisce nell’investire i propri soldi nei trend minori, lasciandosi scappare tutti i maggiori movimenti. Conosco un trader che vivendo sulle montagne, riceveva i dati dei prezzi ritardati di qualche giorno. Egli chiamava il suo broker per piazzare gli ordini solo 2 o 3 volte l’anno. Egli dice: “Io cadrei in confusione se mi facessi distrarre dalle variazioni minori. Ottengo i dati di ciò che è accaduto, dopo che è accaduto, questo mi da modo di avere una visione chiara della situazione.
I movimenti veri non durano un giorno, ci vuole tempo affinché un movimento genuino si completi. Quando mi accorgo che non ci sono nell’aria grandi movimenti, scendo in città ad oziare. “I prezzi si muovono verso l’alto e verso il basso, e continueranno a farlo sempre. La mia teoria è che dietro questi movimenti ci sia una forza irresistibile.”
Non è consigliabile essere troppo curiosi riguardo le ragioni che muovono il prezzo, si rischia di concentrarsi su argomenti non essenziali. Basta riconoscere i movimenti maggiori e trarne vantaggio.
Un altro errore importante è quello di non avere interesse in troppi titoli allo stesso momento, è molto più facile concentrarsi su pochi alla volta; inoltre non esponiamoci completamente al ribasso o al rialzo, ma sfruttiamo i diversi movimenti dei gruppi settoriali.

Quello che voglio dirti è che quando noti un certo movimento relativo ad un dato gruppo, opera su esso, non tirare le stesse conclusioni anche su altri gruppi, almeno finché anche quelli non avranno dato segnali chiari. Un business man di successo non impegna mai tutto il suo capitale in un progetto, piuttosto divide i suoi soldi in diversi affari. In questo modo diversificando l’investimento si riduce il rischio. Questa è esattamente la filosofia che dovrebbe avere anche un trader, mai investire tutti i soldi in una singola operazione.
Un altro grande errore tipico dei trader è quello di sentire l’urgenza di arricchirsi in breve tempo. Nonostante ciò sia molto difficile, chi ci riesce rischia di cadere nel circolo dell’insoddisfazione.
Uno speculatore che decuplica il proprio capitale in breve tempo potrebbe in seguito non essere mai soddisfatto dei propri risultati. Quello che consiglio io è di prendere la metà dei proprio profitti e metterli al sicuro in banca.
Aspettare il “Punto Centrale”
Ogni volta che ho avuto la pazienza di aspettare che il mercato arrivasse a ciò che io chiamo “Punto Centrale” prima di iniziare a tradare, ho sempre guadagnato dalle mie operazioni. Perché? Perché sono entrato nel mercato al momento giusto, proprio quando il mio sistema me lo indicava. E l’unica cosa che dovevo fare era di aspettare che il mercato facesse il suo corso. Una vota entrato nel mercato il difficile è aspettare che il trend continui, ma sapendo di essere nel giusto, non avevo problemi a mantenere le posizioni aperte anche durante le correzioni.
Un Punto Centrale è anche un importante massimo o minimo precedente, che se perforato di solito preannuncia un forte movimento. Analizzando i dati e considerando il tempo, diventerai abile anche tu nell’individuare i Punti Centrali e a sfruttare brevi ma intensi movimenti. Ma ci vuole pazienza.
Lo studio dei Punti Centrali non solo ti permetterà di speculare, ma guadagnare in questo modo sarà molto più gratificante che farlo attraverso suggerimenti o consigli. Troppi speculatori acquistano o vendono in maniera impulsiva, e comprano tutte le loro azioni a quasi lo stesso prezzo. Questo è sbagliato e pericoloso. Supponiamo che vuoi comprare 500 azioni di un titolo.
Inizi comprandone 100, poi se il prezzo sale ne compri altre, l’importante è che gli acquisti successivi siano effettuati ad un prezzo maggiore rispetto ai precedenti. La stessa regola deve essere applicata nelle operazioni al ribasso. In questo modo sarai sicuro di essere dalla parte giusta del mercato, poiché questa sarà confermata dai profitti in crescita.
Per molti anni mi sono dedicato alla speculazione senza rendermi conto che niente di nuovo avviene nel mercato, che i movimenti di prezzo tendono a ripetersi e che i pattern sono sempre gli stessi. Iniziai quindi a cercare di trovare un modo che mi aiutasse ad anticipare i movimenti futuri. Attraverso l’analisi dei dati storici riuscivo solamente a trarre profitto dai movimenti intermedi del trend, utilizzando i miei occhi per individuare i pattern, riuscivo invece ad anticipare il movimento del mercato.

Rinvigorito da questo nuovo approccio, smisi di analizzare molti dei dati passati e mi concentrai sull’analisi dei soli grandi movimenti. Avevo infatti capito che le oscillazioni di mercato formano trend minori, i quali sono molto confusi e di difficile previsione. Sapevo che il fattore tempo era determinante così iniziai controllando la distanza dei movimenti di prezzo, la quale mi avrebbe permesso di capire ciò che costituisce l’inizio di una Grande Correzione o di un Grande Rally. Giunsi cosi a creare un foglio di carta diviso in colonne, per ogni titolo usavo 6 colonne.
In questo modo dividevo i titoli in base alla loro situazione ed andavo ad investire soltanto in quelli che rientravano o nella terza colonna o nella quarta, cioè in quei titoli che erano incanalati in trend significativi, escludendo le oscillazioni di breve periodo.
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Cos’è la chiave di prezzo nel trading online?
Nel confermare l’inversione di un trend, non mi basavo sull’analisi di un singolo titolo, ma ne analizzavo due appartenenti allo stesso gruppo, se entrambi confermavano l’inversione allora potevo proseguire, da qui il nome Chiave di Prezzo.
Lasciami spiegare il metodo della Chiave di Prezzo. Questo sistema è strettamente legato al metodo dei sei punti, consideravo una correzione naturale o un rally naturale quando da un punto estremo, questa si allungava per circa 6 punti.
Analizzando due titoli, questo movimento, sommato, doveva essere di almeno 12 punti, 6 di media. Ogni volta che questo punto veniva toccato, consideravo il titolo in un trend rialzista o ribassista ed aprivo la posizione. Il trend continuava fino alla prossima inversione, dove ricominciavo a calcolare i 6 punti.
Esempi operativi nel trading online

Prendiamo un titolo che quota 50. Sul primo movimento questo raggiungerà gradualmente quota 54. Uno o due giorni di normale correzione porteranno poi il titolo a 52,5. Tre giorni ed il titolo dovrebbe essere di nuovo al rialzo e raggiungere i 60 prima di un’altra normale correzione. In generale maggiore sarà il rialzo e più lunga sarà la reazione successiva.
Quindi abbiate pazienza nell’aspettare buoni profitti, ma attenti a cogliere i segnali di pericolo. Il titolo continua poi a salire fino ad uno strano breakout di circa 7 punti. La mattina dopo la reazione viene estesa di un altro punto per poi riprendere a salire fortemente. Ma il giorno dopo il rialzo non viene confermato. Infatti avviene una correzione anormale – con anormale intendo una reazione di 6 o più punti da un punto estremo raggiunto nello stesso giorno – ed ogni reazione anormale deve essere un campanello di allarme.
Prendiamo un titolo che è in un trend ribassista da un po’ e che ha toccato un minimo a 40. Inizia poi un rally, prima fino ai 45 e poi fino ai 49,5. Inizia poi a riscendere fino a ritornare sul suo Punto Centrale, 40. A questo punto il mercato va controllato attentamente, poiché se veramente il trend ribassista è ripreso, il prezzo dovrà scendere almeno di altri 3 punti prima di rifare un rally.
Se il prezzo non perfora i 40, si dovrebbe acquistare il titolo, se li perfora ma di una misura inferiore ai 3 punti previsti, andrebbe comprato nel caso in cui dovesse risalire a 43.
Molti anni fa ero fortemente al rialzo sul Cotone. Ero convinto del rialzo, ma come spesso succede il mercato non era ancora pronto a partire, tuttavia, appena giunto alla mia conclusione aprii la posizione sul Cotone.
Il mio acquisto iniziale fu di 20.000 balle, quest’ordine fece balzare il mercato al rialzo di 15 punti. Comprate poi altre 100 balle, il mercato ripiombò al ribasso fino al prezzo di acquisto iniziale. Iniziò quindi una fase di lateralizzazione di qualche giorno che mi portò a vendere i miei contratti con una perdita di circa 30.000$.
Qualche giorno dopo il Cotone attirò di nuovo la mia attenzione, così comprai altre 20.000 balle, ottenendo però lo stesso risultato di prima, persi altri soldi. Ripetei questa operazione 5 o 6 volte perdendo circa 200.000$ e finendo col perdere la pazienza. Decisi che per il momento non avrei più comprato Cotone.
Cosa successe? Un paio di giorni dopo il Cotone schizzò al rialzo con un rally di circa 40 punti. Avevo così perso una delle migliori occasioni. Cosa sbagliai? Primo, non ebbi la pazienza di attendere il momento fisiologico del mercato prima di aprire la posizione. Così non solo persi 200.000$ ma anche 1 milione di dollari di potenziale profitto. Secondo, sbagliai nel perdere l’interesse nel Cotone solo perché in realtà ad essere errato era il mio giudizio.
L’importante però, in questi casi, è ammettere i propri errori e imparare da essi. Molte volte ci accorgiamo di essere in torto ancor prima che sia il mercato a dircelo, questo perché ci basiamo sulle esperienze dei dati passati. Lasciami spiegare. Durante il più grande Mercato Toro degli ultimi vent’anni, acquistai un grande numero di azioni. Durante questo periodo io non mi sono mai sentito ansioso riguardo le mie operazioni. Ma presto o tardi, arriva un momento in cui incomincio a sentirmi agitato.
Nonostante il mercato si comporti correttamente, raggiungendo nuovi massimi, io mi sento irrequieto. Così decido di chiudere le mie posizioni, per poi accorgermi che da lì a poco il mercato si sarebbe invertito. Questa è soltanto una delle stranezza che si sviluppano dopo anni di studio dei mercati. Sono sempre stato scettico riguardo queste sensazioni interiori, ma alla fine i fatti hanno spesso dimostrato il contrario. Estate del 1924.
Il Grano aveva toccato un livello da me considerato un Punto Centrale, così comprai 5 milioni di bushels di grano. Subito dopo questo acquisto il mercato si placò, ma senza scendere sotto il Punto Centrale. Riprese quindi a salire formando un nuovo massimo e non appena perforò il Punto Centrale successivo processai un altro ordine di acquisto di altri 5 milioni di bushels.
Il giorno seguente, invece di ritracciare, il prezzo del Grano continuò a salire di altri 3 cents, questo confermava che la mia analisi era corretta. Quello che si verificò successivamente è ciò che io chiamo un “grande mercato toro”. Così, quando ebbi un profitto di 25 cents a bushel, incassai il mio profitto per poi vedere che il mercato era salito di altri 20 cents in pochi giorni.
Nonostante io sapessi che il mercato ancora non aveva inviato segnali di allarme, decisi ugualmente di chiudere la posizione. Ma perché lo feci? Perché ero ansioso di trasformare quel profitto in soldi reali e l’ansia aveva preso il sopravvento. Durante tutto ciò, un altro spettacolare rialzo si stava verificando, era quello della Segale.
La differenza era che il mercato della Segale era nettamente meno liquido rispetto a quello del Grano, di conseguenza anche un piccolo acquisto avrebbe potuto smuovere il mercato. Conoscevo uno speculatore il quale aveva utilizzato il mercato della Segale per guadagnare sul Grano.
In poche parole aveva acquistato un certo numero di contratti sulla Segale facendo così salire il mercato, di riflesso gli investitori avevano acquistato anche il Grano facendolo salire e facendo così guadagnare questo speculatore che lo aveva precedentemente comprato. Infatti all’epoca le due commodities si muovevano insieme.
Così quando successe che la Segale non stava partecipando al rialzo insieme al Grano mi insospettii molto ed iniziai ad analizzare la situazione. Il motivo fu subito evidente, la gente era interessata al Grano ma non alla Segale. Questa situazione era molto strana e non mi convinceva, così decisi di testare il mercato. Inizia a vendere centinaia di migliaia di contratti della Segale, in attesa di una reazione, l’unico risultato che ottenni fu di constatare che la Segale non era sostenuta da nessun ordine di acquisto. Capii così che se qualcuno stava comprando Grano ma non la Segale, significava che questa persona non aveva così tanta forza da poter acquistare entrambe le materie prime, così mi convinsi che in realtà ad essere fittizio era il rialzo del Grano e non il ribasso della Segale.
Andai quindi short di 5 milioni di bushels di Grano ad un prezzo medio di 2$ a bushel. Qualche giorno dopo chiusi le posizioni al ribasso sulla Segale con un profitto di circa 250.000$ e mantenni aperte le posizioni sul Grano. Tre giorni dopo il Grano quotava 1.61$ e arrivò subito dopo a 1,54$. Il risultato finale di queste transazioni mi generò un profitto di 3.000.000$.
Per capire in quale fase il mercato si trova creai un foglio di carta diviso in colonne, per ogni titolo ne usavo 6:
- La prima colonna si riferiva ai rally secondari.
- La seconda si riferiva ai rally naturali.
- La terza si riferiva ai trend rialzisti.
- La quarta si riferiva ai trend ribassisti.
- La quinta si riferiva alle correzioni naturali.
- La sesta si riferiva alle correzioni secondarie.
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