Quella di oggi è stata una giornata a dir poco complicata per il mercato azionario italiano. Il Ftse Mib è letteralmente affondato sotto una pioggia di vendite che hanno interessato le azioni del settore bancario. Tutte le banche hanno rimediato un pesantissimo passivo con BPER Banca che ha addirittura perso oltre 10 punti percentuali, Monte dei Paschi in ribasso di oltre il 9 per cento, FinecoBank a -9 per cento, Banco BPM -8,9 per cento e così via.

Nessuna quotata del settore bancario si è salvata e poichè il Ftse Mib è imbottito di titoli del settore bancario non c’è quindi da stupirsi se tutto l’indice è andato a picco.

Ingresso banca e freccia di crollo
A picco le azioni del settore bancario su Borsa Italiana – MeteoFinanza

Dinanzi a questa situazione, le domande che un trader inevitabilmente si pone sono essenzialmente due: cosa ha causato il crollo? C’è un modo per poter sfruttare questa situazione oppure non c’è altro da fare che mettersi alla finestra in attesa che passi la tempesta?

Prima di andare a comprendere come operare, possiamo già anticipare un concetto molto importante: quando parliamo di crolli sul mercato azionario, c’è sempre un modo per poter cavalcare la situazione. L’opzione di restare fermi è proprio l’ultima spiaggia.

Cosa ha causato il crollo delle banche su Borsa Italiana

A determinare il sell-off che ha affondato i titoli del settore bancario è stata la tassazione sugli extra-profitti delle banche introdotta nel  Decreto Legge Asset congedato proprio oggi dal governo. Praticamente viene introdotto un prelievo fiscale aggiuntivo a carico delle banche. Il gettito derivante da questa nuova tassa una tantum verrebbe usato per estendere gli incentivi per i mutui sulla prima casa a favore degli under 35 e per tagliare le tasse. Stando alle indiscrezioni, la nuova imposta sarebbe pari al 40 per cento del maggiore tra il delta tra margine di interesse 2022 e 2021 per l’ammontare eccedente il 3 per cento del dato 2021, e il delta tra margine di interesse 2023 e 2021, per l’ammontare eccedente il 6 per cento del dato 2021.

Ad ogni modo l’importo della tassa non potrà essere superiore al 25 per cento del valore del patrimonio netto al 2022.

Non appena la notizia sull’introduzione della nuova tassa ha iniziato a farsi largo, in tanti sono andati a chiedersi quali potrebbero essere le banche più esposte alla tassa sugli extra profitti.

Secondo Equita sim, sulla base delle informazioni disponibili, il prelievo derivante dalla tassazione una tantum dovrebbe complessivamente essere pari a 4,5 miliardi di euro ossia il 3 per cento della capitalizzazione di mercato complessiva del settore bancario italiano.

Gli analisti di Equita SIM ritengono che Banca Monte Paschi possa essere l’istituto più impattato con il 10 per cento della capitalizzazione di mercato.

Viceversa è previsto un impatto molto più contenuto per Mediobanca (circa l’1 per cento) mentre per quanto riguarda le big Intesa Sanpaolo e Unicredit l’impatto dovrebbe essere in area -4 per cento e -2 per cento.

Comprare azioni quando i prezzi crollano?

E’ naturale che quando un titolo crolli, si accende subito la lampadina che porta all’acquisto a sconto. Questo ragionamento operativo è un pò alla base del trading ed è sempre valido ma solo teoricamente. Praticamente è necessario vedere se ci sono o no elementi a supporto del rimbalzo. Le azioni del settore bancario italiano, prima di oggi, provenivano da una lunga fase di rally. Diciamo che c’era il terreno ideale per un ritracciamento e mancava l’occasione per trarre profitto che è poi arrivata con la tassa sugli extra-profitti.

A questo punto si dovrà guardare proprio questo tema per comprendere cosa potrebbe accadere. Stando a quanto riportato dai media nei prossimi giorni il provvedimento potrebbe essere aggiustato prima di arrivare alla stesura definitiva. Potrebbe quindi esserci un ammorbidimento.

Operativamente se le stime sono per una prosecuzione del ribasso, allora non è il momento di comprare ma si può però speculare attraverso i CFD operando al ribasso. Viceversa se le stime sono per un rimbalzo, questa è l’occasione per comprare azioni delle proprie banche preferite a prezzi più bassi.

Dal nostro punto di vista i migliori broker per farlo sono:

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