IL CAMBIO EURO-DOLLARO SCIVOLA SOTTO AREA 1,19 PENALIZZATO DALLE NON-FARM PAYROLLS USA

Il cross EUR-USD archivia una settimana densissima di dati macroeconomici, uno su tutti il saldo delle buste paga nei settori non agricoli degli Stati Uniti, con un calo di poco superiore al mezzo punto percentuale, attestandosi a quota 1,186. Il massimo a 5 sedute della coppia ha toccato quota1,208 circa, mentre quota 1,1823 è riuscita ad arginare ulteriori ribassi.ì

 

grafico cambio euro dollaro 04-08 settembre 2017

grafico cambio euro dollaro 04-08 settembre 2017

LE NEWS ED I DATI MACRO PIU’ SENSIBILI PER IL CROSS EUR-USD

Proviamo a spiegare cosa è successo nel corso della settimana appena trascorsa partendo dall’ ultimo dato che cronologicamente è arrivato dagli USA, le così tanto attese Non-Farm Payrolls, una lettura che ha generato non poca volatilità sul cambio Euro-Dollaro.

Il saldo delle buste paga nei settori non agricoli statunitensi, nel mese di Agosto, ha evidenziato un aumento minore delle aspettative, mostrando una crescita di 156.000 unità, mentre i pronostici degli analisti erano per una crescita di 180.000 unità. La lettura delle NFP di Agosto, inoltre, si è attestata anche al di sotto del dato rilevato il mese precedente, corretto al ribasso da +209.000 della stima preliminare a +189.000. La revisione al ribasso è stata estesa anche il dato diffuso a Giugno, passato da +231.000 unità a 210.000 unità.

Il mercato teme che la deludente lettura di Agosto potrà mettere i bastoni tra le ruote alla FED che avrà difficoltà ad attuare il terzo rialzo dei tassi promesso entro la fine dell’ anno. Buona la lettura dei salari orari USA, che ad Agosto, sono aumentati a 26,39 dollari l’ ora, confermando il trend positivo del mese precedente, facendo registrare un incremento del 2,5% su base annua. Un dato quest’ ultimo che ha contribuito al recupero del dollaro nei confronti della moneta unica europea, inizialmente penalizzato dalle deboli NFP.

I compensi salariale rappresentano una componente molto importante delle pressioni inflazionistiche negli USA. Il tasso di disoccupazione è salito lievemente al 4,4% dal 4,3% precedente. Le lettura delle Non Farm Payrolss di Venerdì ha completamente sovvertito quanto anticipato dal sondaggio realizzato dalla società ADP, soltanto qualche giorno prima, che aveva diffuso una lettura del saldo delle buste paga del settore privato americano pari a +273 mila unità, in deciso aumento rispetto alla precedente rilevazione di Luglio ( +201 mila ) ed ai pronostici degli analisti ( +183.000 unità ).

In apertura di ottava, invece, il Dipartimento per il Commercio ha reso noto che la bilancia commerciale USA ha evidenziato un saldo negativo di 65,1 miliardi di dollari, che ha confermato il trend negativo della rilevazione precedente ( -60,08 miliardi di dollari ), attestandosi anche al di sopra delle attese degli analisti ( -64,5 miliardi di dollari ).
Il cross EUR-USD ha perso terreno dopo che la Conference Board USA ha fatto sapere che l’ indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, nel mese di Agosto, è balzato a 122,9 punti dai 120 punti di Luglio, battendo le attese del mercato che invece non si spingevano oltre i 120,7 punti.

Un altro assist per il biglietto verde è arrivato dalla lettura migliore delle attese del il Prodotto Interno Lordo a stelle e strisce, che nel secondo trimestre dell’anno, è cresciuto del 3%, in deciso aumento rispetto al +2,6% del primo trimestre. I pronostici degli analisti non andavano oltre il +2,7% di PIL.

Cambio Euro-Dollaro poco mosso dopo che il Dipartimento per il Lavoro statunitense ha reso noto che le nuove richieste di sussidio di disoccupazione settimanale, nell’ ottava terminata il 26 Agosto sono cresciute di sole 1.000 unità, portandosi a 236 mila unità dalla 235 mila unità precedenti, in linea con le attese. La media delle ultime quattro settimane, invece è calata 236.750 unità, in discesa di 1.250 unità rispetto all’ottava precedente. La media mobile mensile è un termometro più preciso per rilevare lo stato di salute del mercato del lavoro, in quanto meno volatile rispetto alle singole rilevazioni settimanali. Le richieste continuative di sussidio, invece, sono diminuite a 1,942 milioni di unità, in discesa di 12 mila unità rispetto alla settimana precedente ( attese 1.950.000 ). La media mensile dei sussidi continuativi è scesa a 1,951 unità, in calo di 6.250 unità rispetto alla precedente lettura.

Cross EUR-USD in timida ripresa dopo il poco convincente dato sull’ inflazione statunitense che, nel mese di Luglio, secondo quanto evidenziato dalla lettura dell’ indice PCE ( Personal Consumption Expenditures), su base mensile, ha fatto registrare un quasi impercettibile aumento dello 0,1%, sia nella versione base che nella versione “ core “, depurata dalle categorie più volatili come alimentari ed energetici. La crescita su base annua, per entrambe le versioni è stata pari +1,4%. Le spese dei consumatori, invece, hanno deluso le attese degli analisti, aumentando nel mese di Luglio dello 0,3%, al di sotto del +0,4% pronosticato dagli analisti.

Lettura invariata, e cross EUR-USD poco mosso, per l’ indice Chicago PMI di Agosto, stabile a 58,9 punti, come mostrato nella lettura precedente. Il PMI Chicago Index misura il sentiment dei direttori agli acquisti del distretto industriale di Chicago, ed essendo stabilmente sopra la soglia dei 50 punti ha confermato l’ ottimo stato di salute del settore.

Dati altalenanti sono invece arrivati dal settore immobiliare USA. L’ associazione degli agenti immobiliari statunitensi ha reso noto che le vendite in corso di abitazioni, nel mese di Luglio, sono diminuite dello 0,8% rispetto alla rilevazione mensile precedente ( +1,3% ), contro un aumento dello 0,3% pronosticato dagli analisti. Segnali positivi sono invece arrivati dall’indice S&P/Case-Shiller, di Luglio che ha mostrato un aumento del 5,7% su base annua, in linea con quanto atteso dagli analisti, e confermando la buona lettura precedente. L’ indice S&P/Case-Shiller misura l’andamento dei prezzi immobiliari nelle 20 principali città degli Stati Uniti.

Forte balzo in avanti per l’ indice ISM manifatturiero statunitense, volato, nel mese di Agosto a 58,8 punti, attestandosi su valori più alti dal 2011 . Gli analisti avevano invece pronosticato una crescita più contenuta, a 56,5 punti dai 56,3 punti della rilevazione di Luglio. L’ indice ISM, elaborato attraverso un sondaggio tra i direttori agli acquisti di circa 300 aziende del settore manifatturiero statunitense, attestandosi sopra i 50 punti ha confermato che il settore si trova decisamente in fase di espansione.

A poche ore dalla chiusura dei mercati, l’ Università del Michigan ha divulgato la lettura finale della fiducia dei consumatori statunitensi, relativa al mese di Agosto, diminuita a 96,8 punti, dai 97,6 punti della stima preliminare. Le attese erano per una correzione minore, a 97,5 punti. Tuttavia si è trattata di una lettura in deciso rialzo rispetto ai 93,4 punti del mese di Luglio.

Settimana fitta di dati macro anche in Europa, dove EUROSTAT ha reso noto che l’inflazione nel Vecchio Continente, in via preliminare, ad Agosto, è aumentata all’ 1,5% dopo il +1,3% registrato a Luglio, mentre gli analisti avevano previsto un aumento più contenuto all’ 1,4%. L’ inflazione “ Core “, al netto delle categorie volatili, quali prodotti energetici ed alimentari, invece, è rimasta stabile all’ 1,3%, ma in ogni caso sopra le attese degli analisti, che si aspettavano una lettura a +1,2%. Il banchiere centrale austriaco Nowotny ( BCE ) non ha perso tempo ad dichiarare che fin quando l’ inflazione rimarrà bassa non ci sono le prospettive per vedere tassi più elevati nel breve termine.

Ancora segnali di ripresa per l’ economia dell’ Eurozona con la lettura finale dell’ indice PMI manifatturiero di Agosto. L’ indice che misura il sentiment dei direttori d’acquisto delle principali aziende europee, confermando la stima preliminare si è attestato a 57,4 punti, rafforzando il sentiment sul settore, in quanto abbondantemente sopra la soglia dei 50punti che indica espansione.

VISIONE CAMBIO EURO – DOLLARO SUL BREVE PERIODO

Dal punto di vista tecnico, le quotazioni del cross EUR/USD dopo essere scivolate sotto i supporti di breve-medio periodo, in area 1,067 -1,07, hanno messo in atto un poderoso rialzo che, dopo aver superato la forte resistenza in area 1,08 hanno in un primo momento rotto i vecchi massimi di breve-medio periodo in area 1,12 e successivamente hanno saputo fare ancora meglio volando sugli attuali massimi a 30 mesi, abbondantemente sopra quota 1,18. In virtù dei rialzi appena descritti, il quadro grafico del cambio Euro – Dollaro è ritornato a farsi nuovamente interessante anche nel medio-lungo periodo, in quanto la riconquista di area 1,12 ha generato l’ allungo verso area 1,16-1,18. Al ribasso, quindi, area 1,12 diventa il supporto fondamentale per la pista rialzista appena evidenziata, la cui rottura potrebbe attivare nuove discese in area 1,10 in un primo momento e successivamente in area 1,085 -1,08. Dando un rapido sguardo al quadro grafico del cross EUR/USD è facile notare come le quotazioni siano state compresse per oltre 2 anni dentro l’ ampia congestione 1,05 -1,15.

La fuoriuscita dal range verificata da due settimane potrebbe gettare le basi per ulteriori rialzi con obiettivi in area 1,20. Fino a pochissimo tempo fa, comprare sui minimi ( 1,05 ) e vendere sui massimi ( 1,15 ) aveva un senso, ed in più occasioni aveva dato ottimi frutti. Adesso, essendo stata rotta al rialzo la parte alta della congestione, per le operazioni contro-trend si consiglia di operare con estrema cautela, in quanto la corsa della moneta unica europea sul medio-lungo periodo sembra proiettata in area 1,20, resistenza di lungo periodo, senza però escludere possibili pull-back in area 1,14-1,15, per scaricare gli oscillatori di breve dall’ ipercomprato.

STRATEGIA SETTIMANALE DI TRADING SUL CAMBIO EURO-DOLLARO

Buona la performance settimanale ottenuta dal nostro Trading System attivo sul mercato del FOREX che centrato 4 obiettivi della strategia Long: 2 nella versione Intraday e 2 nella versione Over.
La strategia Long valida per la prossima settimana suggerisce di attivare posizioni rialziste nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria maggiore di 1,1918; Target Price individuati in area 1,1963 ed 1,1992, Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 1,1844. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,1992, per cercare di sfruttare possibili allunghi in area 1,2037 ed 1,211; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1,1918 in chiusura di candela oraria o giornaliera.

Ed ancora, Long sulla forza, in caso di close orario maggiore di 1,211, per tentare di prendere profitto in area 1,2158 ed 1,2205 estesa a 1,228; stop loss nel caso in cui si verifichi un ritorno sotto 1,2037 in chiusura di candela oraria . Suggeriti Long Speculativi in caso di discesa in area 1,1565, per cogliere eventuali rimbalzi in area 1,161 ed 1,1681, estesa a 1,1726; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1,1495 in chiusura di candela giornaliera.

La strategia Short, invece, consiglia l’ apertura di posizioni ribassiste, nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria minore di 1,1844; Target Price attesi in prima battuta a 1,1816 e successivamente a 1,1771; Stop Loss in caso di ritorno oltre 1,1918 in chiusura di candela oraria.

Mantenere la posizione ribassista in caso di chiusura oraria minore di 1,1771 per sfruttare possibili cali in area 1,1726 ed 1,1681; fissare uno Stop Loss, con l’ intento di evitare eventuali perdite, in caso di ritorno sopra 1,186 in chiusura di candela oraria o giornaliera. Previsti ulteriori Short in caso di discesa sotto area 1,1681 in chiusura oraria o giornaliera, per cavalcare eventuali affondi in area 1,1637 ed 1,161, estesi a 1,1565; stop loss nel caso in cui si assista ad ritorno oltre quota 1,1726 in close orario. Consigliati Short Speculativi in caso di ulteriori rialzi in area 1,228 per cercare di sfruttare possibili pull-back in area 1,2205 ed 1,211; Stop Loss nel caso in cui il rialzo si spinga oltre 1,2356 in chiusura di candela oraria o daily.

Entreremo nuovamente Long Multiday in caso di pull-back di area a 1,14 – 1,145, fissando il Target Price in area 1,16 -1,165. Stop Loss da applicare rigorosamente in caso di perdita di area 1,125 in chiusura di candela giornaliera.

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