IL CROSS EUR/USD SCIVOLA SUI MINIMI AD 1 MESE DOPO UNA LUNGA STRISCIA DI DATI MACRO POSITIVI ARRIVATI DAGLI USA

Cambio Euro-Dollaro sui minimi delle ultime 4 settimane, penalizzato da una lunga sequenza di dati macroeconomici positivi provenienti dagli USA che hanno di fatto alimentato le aspettative di rialzo dei tassi USA.

Attese che hanno trovato conferma nelle parole del presidente della Federal Reserve, Janet Yellen, a margine dell’ audizione tenuta nel corso della passata settimana al cospetto della commissione bancaria del Senato statunitense.

Il cross EUR/USD ha toccato un minimo a 5 sedute pari a 1,052, facendo temere che le quotazioni potessero scivolare ancora più giù, ma l’ evidente ipervenduto di brevissimo ha innescato un discreto rimbalzo tecnico che riportato i corsi della coppia di valute fino ad un massimo a 1,683, salvo poi chiudere l’ ottava a quota 1,0615.

Il biglietto verde è ritornato prepotentemente in scena nei confronti della moneta unica europea dopo che la scorsa settimana il presidente Trump ha annunciato l’arrivo di un piano fiscale ” fenomenale “ entro le prossime due o tre settimane.

La debolezza del cross Euro – Dollaro si è accentuata man mano che venivano diffusi i dati macro provenienti da oltreoceano. Lunedì è stata la volta delle vendite al dettaglio, in aumento dello 0,4% nel mese di Dicembre, oltre i pronostici degli analisti ( +0,1% ) e dei dati sull’inflazione, in crescita dello 0,6% su base mensile ( +2,5% annuale ). Il dato Core, che esclude la categoria volatile dei trasporti ha fatto registrare un +0,3% mensile ( +2,3% annualizzato ). In entrambi i casi sono state battute le stime degli analisti che indicavano +0,3% mensile ( +2,1% annualizzato ) per l’ inflazione in generale, ed un + 0,2% mensile ( +2,1% annualizzato) per la versione Core.

Dati in chiaroscuro, invece, per quanto riguarda la produzione industriale, scesa dello 0,3% nel mese di Gennaio, ma tuttavia meno delle attese degli analisti che avevano pronosticato un calo più marcato dello 0,4%. Si è comunque trattato del calo più accentuato da Settembre 2016.

Cross EUR/USD scivolato sui minimi a cinque giorni, corrispondenti ai minimi delle ultime 5 settimane dopo l’ intervento della Yellen. La numero 1 della Federal Reserve ha affermato che non sarebbe saggio aspettare a lungo per alzare i tassi d’interesse, pur sostenendo che l’ aumento dovrà essere graduale. Il messaggio lanciato dalla Yellen fa pensare ad un intervento al rialzo nel corso del prossimo meeting di Marzo. Ancora più risolute le dichiarazioni del presidente della Fed di Richmond, Lacker, secondo cui potrebbero rendersi necessari più di tre rialzi nel 2017. La Yellen, inoltre, per la prima volta ha fatto riferimento alla nuova amministrazione statunitense affermando che le future politiche fiscali avranno degli impatti sull’ outlook dei prossimi mesi, effetti ancora troppo presto da valutare ma che sicuramente “ saranno molto importanti per migliorare la crescita e la produttività del Paese “.

Cambio Euro – Dollaro in rimonta dopo che il dato relativo al numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti la scorsa settimana ha evidenziato un aumento di 5.000 unità a 239.000 unità.

Anche se il dato diffuso dal Dipartimento per il Lavoro USA è stato migliore delle attese degli analisti che davano un aumento più marcato, pari a +11.000 unità, gli operatori del Forex hanno apprezzato il fatto che, contrariamente alle ultime rilevazioni, le richieste di disoccupazione non siano diminuite.

In leggera salita anche la media mobile mensile, attestatasi a 245.250 unità, in crescita di 500 unità rispetto alla settimana precedente. La media mensile a quattro settimane consiste in un termometro più preciso per misurare l’andamento del mercato del lavoro in quanto riduce la volatilità più accentuata di ogni singolo dato settimanale.

In calo anche le richieste di disoccupazione continua che, nella settimana conclusasi il 4 Febbraio sono scese di 3.000 unità rispetto alla rilevazione precedente, attestandosi a 2,076 milioni di unità. Biglietto verde nuovamente sugli scudi nei confronti dell’ Euro e cross EUR/USD che ha ripiegato dai massimi a cinque giorni a 1,0683 subito dopo la diffusione dei dati relativi all’ ’indice manifatturiero della Federal Reserve di Philadelphia e dei dati sul superindice. L’ indice manifatturiero a Febbraio è volato a 43,3 ( attese 18 ) da 23,6 registrato nel mese precedente, toccando il livello più alto dal 1984; mentre l’ indice leading indicator, conosciuto anche come superindice, elaborato dal Conference Board, nel mese di Gennaio è stato visto in rialzo dello 0,6% su base mensile, a dispetto delle attese degli analisti non andavano oltre il +0,5%.

Ottima performance settimanale per il nostro Trading System che ha centrato quattro dei sei target price attesi dalla strategia Short, due nella versione Intraday e due nella variante Over. Conclusa con ottimo profitto anche la strategia Long sulla debolezza attivata da quota 1,055 e chiusa in anticipo a 1,068, ( target multiday atteso 1,08-1,085 ) vista la rapidità del rimbalzo tecnico e la mancata chiusura sopra la resistenza 1,0683 indicata nella precedente analisi.

La strategia Long consiglia l’apertura di posizioni rialziste nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 1,0645 Target Price attesi in area 1,0665 ed 1,0683, Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 1,0606. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,0683, per cercare di sfruttare possibili allunghi in area 1,0708 ed 1,0723; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1,0615 in chiusura di candela oraria.

Ed ancora, Long sulla forza, in caso di close orario maggiore di 1,0723, per tenare di prendere profitto in area 1,0749 ed 1,0789 ; stop loss nel caso in cui si verifichi un ritorno sotto 1,0655 in chiusura di candela oraria Consigliati Long Speculativi in caso di ulteriori affondi in area 1,0403, per cogliere eventuali rimbalzi in area 1,0429 ed 1,047; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1,033 in chiusura di candela oraria.

La strategia Short, invece, prevede l’ apertura di posizioni ribassiste, nel caso in cui si registri una chiusura oraria minore di 1,0606; Target Price attesi in prima battuta a 1,0584 ed 1,0565; Stop Loss in caso di ritorno oltre 1,0645 in chiusura di candela oraria.

Mantenere la posizione ribassista in caso di chiusura oraria minore di 1,0565 per sfruttare possibili cali in area 1,054 ed 1,051. Fissare uno Stop Loss, con l’ intento di non far aumentare eventuali perdite, in caso di ritorno sopra 1,0615 in chiusura di candela oraria. Previsti ulteriori Short in caso di discesa sotto area 1,051 in chiusura oraria o giornaliera, per cavalcare eventuali affondi a 1,047 ed 1,0429; stop loss nel caso in cui si assista ad ritorno oltre quota 1,0606 in close orario. Consigliati Short Speculativi in caso di ulteriori rialzi in area 1,0795, per cercare di sfruttare possibili pull-back in area 1,0749 ed 1,0723; Stop Loss nel caso in cui il rialzo si spinga oltre 1,0862 in chiusura di candela oraria.

Dal punto di vista tecnico, superate le prime resistenze di brevissimo, potremmo assistere ad ulteriori rialzi del cambio Euro – Dollaro, senza però escludere qualche possibile storno, per scaricare gli oscillatori sui time – frame minori.

Dando un rapido sguardo al quadro grafico del cross EUR/USD è facile notare come le quotazioni siano compresse ormai da mesi dentro l’ ampia congestione 1,05 – 1,15. Il cambio Euro –Dollaro, nei mesi scorsi, è stato respinto in prossimità della parte alta del range appena citato, complici una serie di dati economici che hanno favorito il biglietto verde.

Fino ad ora comprare sui minimi e vendere EUR/USD sui massimi ha dato ottimi frutti. Proveremo ad entrare Long Multiday in caso di nuovo pull-back di area a 1,05 -1,055, fissando il Target Price a 1,08 -1,085. Stop Loss da applicare rigorosamente in caso di perdita di area 1,04 in chiusura di candela giornaliera. Suggeriti acquisti Multiday sulla forza in caso di chiusura settimanale maggiore di 1,08, per puntare prima a quota 1,09 ed in un secondo momento a 1,10. Stoppare la posizione in caso di close di ottava minore a 1,0585.

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