Dopo diversi anni di sovraperformance dei titoli tecnologici, la rotta è cambiata. Nel 2022, il rialzo dei tassi di interesse ha particolarmente danneggiato la tecnologia. La previsione degli utili del settore tech nel 2023 vedeva un aumento solo del 4,3% rispetto all’anno precedente, e molti esperti hanno affermato che tale stima sarebbe stata troppo ottimista.

Inflazione negli Stati Uniti, le previsioni del 2023

Sono schizzati alle stelle i prezzi al consumo negli Stati Uniti nell’ultimo anno. Un picco che non si vedeva dall’ultima grande inflazione, tra la fine degli anni ’70 e gli inizi degli anni ’80, dopo decenni di relativa tranquillità.

Nel 2022 la Fed ha effettuato sette rialzi dei tassi d’interesse nel corso dell’anno. A febbraio 2023 ha decretato un ulteriore aumento di 25 punti base al 4,50%-5% e a marzo, un altro aumento dello 0,25%. La banca centrale statunitense continuerà ad alzare i tassi di interesse in maniera incrementale fino a quando l’inflazione non scenderà e l’economia si assesterà in maniera morbida. Una svolta che andrebbe a favorire la crescita degli utili.

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Queste manovre incidono in modo negativo sull’andamento dei prezzi delle azioni. Il loro costo aumenta, gli investimenti vengono scoraggiati e i margini di guadagno non crescono. Anche i titoli tecnologici sono stati schiacciati dal rialzo dei tassi d’interesse e dall’inflazione. Quelle che hanno sofferto di più sono state le società a più alta crescita, più costose e meno proficue.

Le blue chip tecnologiche

Prendono il nome dal poker le azioni blue chip perché, come le carte, hanno maggior valore. Sono azioni di società consolidate e stabili, con una grande capitalizzazione di mercato, affidabili, leader nel proprio settore, che utilizzano gli utili per crescere maggiormente e che hanno un grande vantaggio competitivo. Generalmente, quindi, sono ritenute un investimento sicuro. Ma è anche vero che rispetto alle più piccole, quelle emergenti e in rapido sviluppo, crescono meno velocemente.

Maxim Manturov, Responsabile della consulenza sugli investimenti di Freedom Finance Europe, afferma che: “In tempi di incertezza economica, gli investitori spesso cercano sicurezza e stabilità in società affidabili e ben note, comunemente denominate società “blue chip”. Queste società tendono ad essere leader nei loro settori, con una comprovata esperienza di utili, dividendi e capitalizzazione di mercato costanti. In quanto tali, tendono ad essere percepite come un’opzione di investimento più sicura rispetto alle società più piccole e meno affermate che potrebbero essere più vulnerabili ai venti contrari dell’economia e alla volatilità del mercato. In tempi di turbolenze economiche, gli investitori tendono a investire in azioni blue chip perché ritengono che queste società siano meglio attrezzate per superare la tempesta ed emergere più forti una volta che le condizioni economiche migliorano. Questo perché hanno spesso bilanci solidi, flussi di entrate diversificati e una presenza globale che può aiutarli a superare condizioni economiche difficili. Tuttavia, investire in azioni blue chip non è una strategia valida, poiché queste società possono essere soggette ad una volatilità significativa del prezzo delle loro azioni durante le fasi di flessione del mercato”.

Aziende come Apple, Microsoft (grafico in basso), IBM, Intel e altri giganti del settore hanno subito qualche turbolenza, con performance altalenanti.

Alcune società blue chip stanno fallendo. I motivi sono dovuti ai cambiamenti nella tecnologia e nei trend di consumo, alcuni produttori non sono più performanti come prima.

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Le cause della discesa delle aziende tecnologiche e il loro futuro

Le aziende tecnologiche hanno subito un calo dopo il picco temporaneo durante la pandemia da Covid 19, il comportamento dei consumatori di fronte al mondo tecnologico è cambiato.

Così come le risorse delle aziende, tra le interruzioni nelle loro catene di approvvigionamento, la carenza di personale qualificato e l’aumento dei costi di produzione. Molte stanno virando verso la trasformazione digitale, i servizi IT e la sicurezza informatica, che sono i settori più richiesti al momento. Non tutte le grandi realtà sono in grado di cogliere questa opportunità, ma d’altra parte le società più redditizie, con una maggiore visibilità, i bilanci sani e la voglia di crescere, possono essere meno influenzate degli eventi economici e geopolitici che stanno abbattendo le economie di tutto il mondo e possono sperare in performance migliori.

Non c’è modo di sapere con certezza se le azioni tecnologiche ritorneranno in auge nel 2023. Tuttavia, un ritorno è possibile se le condizioni economiche cambiano in modo positivo, l’inflazione rimane sotto controllo e le aziende continuano a innovare. La scelta di scommettere su un ritorno dei titoli tecnologici nell’anno in corso dipende dalla capacità di prendere rischi, dalle attente valutazioni delle condizioni economiche dei mercati e dalle giuste operazioni da intraprendere. Ci sono alcuni settori della tecnologia che stanno esplodendo e che sono il futuro, aziende all’avanguardia e che sperimentano. Il settore è vasto e comprende produttori di gadget, provider wireless, sviluppatori di software, servizi di streaming, società di semiconduttori e fornitori di cloud computing, per fare degli esempi.

Comprare azioni di queste aziende e diversificare il portafoglio può essere una strategia vincente. Le 2 migliori piattaforme per farlo ad oggi secondo il nostro parere sono:

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