Su Borsa Italiana è in atto da settimane la pubblicazione dei conti 2023 da parte delle varie quotate. In molti casi la diffusione dei risultati di esercizio coincide anche con l’approvazione dell’ammontare dei dividendi 2024. Sono già tante le quotate che hanno comunicato le loro decisioni sulla remunerazione degli azionisti e, in molto casi, è nota già la data di stacco del dividendo.

In questo articolo faremo il punto sia sui dividendi relativi all’esercizio 2023 (in stacco nel 2024) che su quelli relativi all’esercizio 2024 (che verranno staccati il prossimo anno). Ci focalizzeremo poi su cosa un investitore deve fare per prepararsi allo stacco dei prossimi acconti e, per finire, spazio ad alcuni consigli su come investire facendo leva proprio sulle cedole.

mano che raccoglie soldi e grafico a torta
Boom di dividendi su Borsa Italiana nel 2024 e ottime stime anche sul 2025 – MeteoFinanza

Prima di iniziare possiamo dire subito una cosa: i dividendi rappresentano oggi uno dei modi più alla portata di tutti per generare un flusso di reddito e quindi avere profitto. Ovviamente è necessario avere molta cura nella scelta delle azioni e anche a questo serve questo articolo.

Dividendi 2024: quali sono le previsioni?

Partiamo dalle previsioni sui dividendi relativi all’esercizio 2024 (per intendersi quelli che poi saranno staccati nel 2025). Secondo un recente report di Allianz Global Investors Dividend Study basato sull’analisi delle potenzialità delle società quotate che sono incluse nell’indice MSCI Europe (in tutto 424 titoli che rappresentano l’85 per cento della capitalizzazione dei mercati sviluppati europei), il 2024 sarà un anno da record per quello che riguarda le cedole.

Le cedole europee dovrebbero infatti aumentare del 6,5 per cento salendo a quota 433 miliardi di euro. Un ammontare inimmaginabile fino a poco tempo fa che la dice lunga sulla stato di salute delle imprese. Il trend al rialzo del 2024 dovrebbe proseguire anche nel 2025 quando, stando alle previsioni, ci dovrebbe essere una distribuzione di dividendi pari a 460 miliardi di euro ovvero il 13 per cento in più nel confronto con il 2023.

Fino ad ora si è parlato di ammontare delle cedole. E per quello che riguarda il rendimento? Le buone notizie interessano anche il dividend yield che, stando allo studio di Allianz, dovrebbe salire al 3,67 per cento contro il 3,47 per cento del 2023.

Buone notizie per quello che riguarda l’Italia. I dividendi delle quotate di Borsa Italiana dovrebbero essere più remunerativi di quelli degli altri paesi europei. Il dividend yield tricolore è infatti visto al 5,63 per cento contro il 5,43 per cento del 2023.

Stacco dividendi 2024: le date più calde su Borsa Italiana

A proposito di dividendi di Borsa Italiana, il 2024 sarà un anno da record sul fronte della remunerazione degli azionisti con numeri da capogiro. Complessivamente i dividendi di Piazza Affari dovrebbero ammontare a 32 miliardi di euro con un rendimento da dividendo tra i più alti in Europa.

La stagione dei dividendi si aprirà ufficialmente con Eni, che il 18 marzo darà il via agli stacchi delle cedole per il 2024. Alla luce di quelli che sono gli attuali prezzi del Cane a Sei Zampe, Il dividend yield atteso per Eni è del 6,5%. Si tratta di un rendimento che evidenzia la solidità e l’affidabilità dell’azienda come scelta d’investimento.

Dopo una pausa di alcune settimane, ad aprile toccherà ad altri colossi del mercato italiano, con Unicredit e Stellantis che promettono di offrire ai loro azionisti rispettivamente un dividend yield del 6,16% e del 4,73%. Queste cedole rappresentano un’importante opportunità per gli investitori che possono così trarre beneficio dalla capacità di queste imprese di generare valore.

A maggio ci sarà poi il boom degli stacchi. In particolare il 20 maggio è designato come il “dividend day” del 2024. Tra le società più generose in termini di rendimento ci saranno Intesa Sanpaolo, con un impressionante dividend yield del 10,35%, seguita da Gruppo Unipol, Italgas, Generali, Fineco Bank, Banca Mediolanum e A2A, tutte con rendimenti superiori al 5%.

A staccare la cedola in piena estate saranno Enel, il 24 giugno e Poste Italiane il 22 luglio. Anche in questo caso i rispettivi dividend yield saranno più alti del 6,5 per cento.

Visto che ci siamo ricordiamo ai lettori che per avere diritto allo stacco del dividendo è necessario possedere l’azione prima della data di distribuzione della cedola. Di conseguenza chi acquista l’azione il giorno stesso della distribuzione non avrà diritto a beneficiare dello stacco. Il pagamento dei dividendi staccati avviene 3 giorni dopo.

Dopo i dividendi 2024 toccherà agli acconti 2025

Come sempre, dopo lo stacco dei dividendi previsto in primavera-estate (non solo cedole intere ma anche molti saldi) ci sarà, in autunno, l’appuntamento con gli acconti 2025.

In Italia lo stacco dell’acconto sul dividendo è disciplinato dall’articolo 2433-bis del Codice Civile, che stabilisce criteri precisi per la sua applicazione. Non esiste che una società decida di procedere con la divisione della cedola in acconto/ saldo se non sono rispettati precisi requisiti.

Affinché un’azienda possa pagare un acconto sul dividendo, è necessario che il bilancio sia non solo certificato ma anche in attivo. Inoltre, è richiesto il parere favorevole del revisore contabile sul bilancio dell’esercizio precedente, a testimonianza della salute finanziaria dell’azienda. Se il bilancio dell’anno precedente si è chiuso in perdita, non può essere autorizzato un acconto.

Ma la concessione dell’acconto sul dividendo richiede anche una base statutaria: deve essere esplicitamente previsto nello statuto dell’azienda e la sua distribuzione è soggetta alla delibera degli amministratori.

Norma molto stringenti anche per quello che riguarda l’ammontare dell’acconto. Anche l’importo è regolamentato dalla legge e non può eccedere la minor somma tra l’importo degli utili effettivamente conseguiti alla chiusura dell’esercizio precedente, al netto delle quote da destinare a riserva secondo obblighi legali o statutari, e l’importo delle riserve disponibili.

Come investire sui dividendi

Inutile dire che i dividendi, grazie alla loro capacità di generare rendita, sono molto considerati quando si è alle prese con la composizione del portafoglio di investimento.

Un suggerimento che ci sentiamo di dare è quello di valutare i titoli in base al loro dividend yield. Molto spesso le quotate con alto dividendo sono value ossia poco volatili e capaci di generare rendimento nel tempo.

Infine fondamentale è investire in ottica di diversificazione evitando di focalizzarsi su un singolo titolo da dividendo.

Per fare trading sulle azioni da dividendo si possono usare queste piattaforme:

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